 
        
       
    
  La Nasa si prepara a perdere oltre il
  
   20% del personale
  
  entro la
  
   fine del 2025
  
  in risposta ai
  
   tagli voluti da Trump
  
  : sono infatti
  
   saliti a quasi 4.000
  
  i
  
   dipendenti
  
  che hanno
  
   deciso di accettare
  
  l'opzione delle '
  
   dimissioni differite
  
  ' proposta dalla Casa Bianca per ridurre i costi. A fornire i numeri è la responsabile della comunicazione stampa dell'agenzia spaziale, Cheryl Warner.
  
  
  La portavoce della Nasa riferisce che
  
   circa 3.000 dipendenti
  
  hanno
  
   aderito
  
  alla
  
   seconda fase
  
  del
  
   programma di dimissioni differite
  
  . Sommati agli
  
   870
  
  dipendenti che avevano
  
   già aderito
  
  alla
  
   prima fase
  
  di dimissioni chiusa a febbraio 2025 e alle partenze regolari, il
  
   personale dell'agenzia
  
  è
  
   destinato a scendere
  
  da oltre
  
   18.000 unità
  
  a circa
  
   14.000
  
  entro il
  
   9 gennaio 2026
  
  , con una diminuzione di oltre il 20%. Le cifre potrebbero subire leggere variazioni nelle prossime settimane, nel caso in cui qualcuno ritirasse le proprie dimissioni o si vedesse rifiutare la domanda.
  
  Coloro che lasceranno la Nasa aderendo al programma di dimissioni differite saranno messi in congedo amministrativo fino a una data di partenza concordata.
  
  
  Questo piano di
  
   riduzione del personale
  
  va di pari passo con il
  
   taglio del 24% del budget complessivo della Nasa
  
  indicato nella legge di bilancio e il previsto dimezzamento del budget destinato alla ricerca. Queste misure hanno scatenato nei giorni scorsi le proteste di molti lavoratori e sostenitori dell'agenzia spaziale, che in queste settimane si trova ancora senza una guida stabile: è infatti gestita dall'amministratore ad interim Sean Duffy, dopo che Trump ha deciso di non affidare più l'incarico all'imprenditore Jared Isaacman, vicino a Elon Musk.
 
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