
Ansa Tecnologia
Martedì 02 Settembre 2025
La sonda Solar Orbiter ha tracciato le super-particelle del Sole
Dopo le prime immagini storiche del polo Sud della nostra stella, la sonda Solar Orbiter dell'Agenzia Spaziale Europea ha ottenuto un altro risultato fondamentale per migliorare le previsioni del meteo spaziale: è infatti r iuscita a tracciare le particelle superveloci prodotte dal Sole fino alla loro origine , distinguendo tra quelle emesse con i brillamenti solari e quelle invece generate con le espulsioni di massa coronale, o Cme. Questo successo, pubblicato sulla rivista Astronomy and Astrophysics dal gruppo guidato dall'Istituto Leibniz per l'astrofisica di Potsdam, in Germania, è cruciale proprio perché il secondo tipo di particelle pone una minaccia molto più seria per i veicoli spaziali e per gli astronauti. Alla ricerca hanno contribuito anche ricercatori italiani dell'Istituto Nazionale di Astrofisica di Capodimonte, Torino e Arcetri, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Firenze e delle Università Carlo Bo di Urbino e di Firenze.
"Vediamo una netta differenza tra gli elettroni che si allontanano dalla superficie del Sole a raffiche tramite i brillamenti solari e quelli associati alle Cme, che rilasciano un’ondata più ampia di particelle per periodi di tempo più lunghi", afferma Alexander Warmuth, che ha guidato i ricercatori.
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