
Scoperto il primo caso di una stella che è sopravvissuta all 'incontro ravvicinato con un buco nero supermassiccio ed è poi tornata a sfidarlo una seconda volta : la sua impresa è testimoniata da due brillamenti osservati nello stesso punto dello spazio profondo a distanza di quasi due anni , come riportato su The Astrophysical Journal Letters da un gruppo internazionale di astronomi guidato dall'Università di Tel Aviv.
Nel cuore di ogni grande galassia si nasconde un buco nero supermassiccio che ha una massa pari a milioni o miliardi di volte quella del Sole. Mediamente, una volta ogni 10.000-100.000 anni, una stella vi si avvicina troppo finendo per essere fatta a pezzi: una parte viene inghiottita dal buco nero, mentre la parte che resta viene scagliata verso l’esterno. Quando la materia cade su un buco nero , lo fa girando in senso circolare , come l’acqua che scende nello scarico della vasca da bagno. Attorno ai buchi neri, però, la materia in rotazione si avvicina alla velocità della luce , si riscalda e irradia intensamente, 'illuminando' il buco nero per alcune settimane o mesi.
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