
Le megattere possono partorire anche in viaggio , durante le lunghissime migrazioni che compiono ogni anno dall’estremo Sud per raggiungere le acque tropicali. E madre e figlio riprendono subito la strada , senza fermarsi : lo ha scoperto lo studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Marine Science, guidato dall’Università australiana del Nuovo Galles del Sud, che ha combinato gli avvistamenti riportati dai cittadini, le indagini effettuate dalle agenzie governative australiane e neozelandesi e le segnalazioni di spiaggiamenti.
Ciò significa che partorire ai tropici non è così essenziale per le megattere come si pensava finora: i piccoli possono nascere anche nelle acque della Tasmania e della Nuova Zelanda, 1.500 chilometri più a Sud rispetto alle nursery conosciute. I ricercatori guidati da Jane McPhee-Frew hanno raccolto 209 segnalazioni, tra cui 11 nascite , 41 spiaggiamenti e 168 avvistamenti di cuccioli. Per 118 individui hanno anche ottenuto dati sulla direzione di marcia, che hanno mostrato che le megattere hanno continuato a migrare verso Nord dopo il parto. A Port Arthur, in Tasmania, c’è stato l’avvistamento più a Sud mai registrato di un piccolo appena nato, mentre leggermente più a Nord, a Kaikoura in Nuova Zelanda, è avvenuta la nascita più ‘meridionale’ mai documentata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA