
Ansa Tecnologia
Lunedì 28 Luglio 2025
Lincei, sul fine vita è irragionevole lasciare l'iniziativa alle Regioni
"Appare
irragionevole
che una questione sensibile come il
fine vita
sia
oggetto di regolazione differenziata
a seconda delle zone del territorio nazionale in cui essa si pone": si esprime così l'Accademia Nazionale dei Lincei sulla questione della morte volontaria medicalmente assistita, in un documento redatto dalla sua Commissione Bioetica.
Gli autori del documento sottolineano che le
iniziative regionali
si sono però
rese necessarie
per
sopperire all'inerzia del legislatore statale
: "inerzia che, alla luce della messa in mora da parte della Corte costituzionale,
non appare più possibile protrarre
. Il Parlamento italiano, anzi - si legge nel documento - potrebbe cogliere la straordinaria occasione istituzionale di
adottare
una
legge equilibrata
,
compassionevole
e
prudente
allo stesso tempo". I Lincei mettono infatti in luce una persistente
lacuna normativa
in un ambito così delicato. "È chiaro che l’attuale condizione aumenta a dismisura l’incertezza per i cittadini - rilevano - nonché il margine di discrezionalità della Corte Costituzionale e dei giudici comuni".
Il documento, che si propone come un
contributo al dibattito parlamentare
, ribadisce il
diritto di rifiutare
qualsiasi trattamento sanitario
fino alle estreme conseguenze, evidenzia l'importanza di una
più precisa definizione legislativa
della
capacità di intendere e di volere
, e vede
medico e giudice
come le due
figure centrali
del processo. Il documento sottolinea infine l'importanza di interrogarsi sulla qualità della volontà di terminare la propria vita, e auspica che venga
assicurata
la
presenza
di
personale sanitario non obiettore
di coscienza su tutto il territorio nazionale.
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