Missili e relitti di guerra diventano habitat per specie marine

Missili inutilizzati della II Guerra Mondiale scaricati in mare e relitti affondati di navi della I Guerra Mondiale hanno trovato una seconda vita: sono diventati habitat per molte specie marine , che li hanno preferiti ai sedimenti circostanti . Il fenomeno è stato documentato da due studi pubblicati rispettivamente sulle riviste Communications Earth & Environment e Scientific Data, che hanno anche evidenziato un fattore inaspettato: il vantaggio di avere una superficie dura sulla quale stabilirsi ha superato il notevole svantaggio di trovarsi a contatto con le elevate quantità di sostanze tossiche che i residuati bellici contengono.

La prima ricerca, guidata da Andrey Vedenin dell'Istituto di ricerca tedesco Senckenberg am Meer, ha visto l'utilizzo di un piccolo sommergibile controllato a distanza per indagare un deposito di munizioni scoperto nel 2024 nella Baia di Lubecca, nel Mar Baltico Sud-occidentale: si tratta in particolare di testate di missili V-1 usati dalla Germania alla fine della II Guerra Mondiale, il primo esempio di missili da crociera. I ricercatori hanno scoperto che sulle munizioni è presente una quantità di vita marina decisamente superiore rispetto alle aree circostanti : una media di 43mila organismi per metro quadrato rispetto a circa 8.200 organismi per metro quadrato .

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