
Oltre 2.000 dipendenti senior
della
Nasa
, che ricoprono
posizioni di alto livello
per le loro
competenze specialistiche
o per le loro
responsabilità gestionali
, sono
pronti a lasciare il posto
all'Agenzia a causa delle
pressioni governative
che puntano a ridurre la forza lavoro federale: lo afferma la rivista americana Politico, sottolineando anche che perdite così ingenti priverebbero la Nasa di decenni di esperienza, mettendo a rischio i programmi statunitensi per portare astronauti sulla Luna e poi su Marte.
"
Si stanno perdendo
le
competenze manageriali e tecniche
fondamentali dell'Agenzia", afferma Casey Dreier, responsabile delle politiche spaziali alla Planetary Society, organizzazione no-profit americana che si occupa di spazio. "Qual è la strategia - aggiunge Dreier - e cosa speriamo di ottenere in questo modo?".
Secondo Politico, il
Goddard Space Flight Center
in Maryland è la struttura Nasa destinata a perdere il maggior numero di dipendenti, con
607 pronti ad andarsene
, seguito dal
Johnson Space Center
in Texas (
366
) e dal
Kennedy Space Center
in Florida (311). Questi tagli sono in linea con gli obiettivi dell'amministrazione Trump: al Goddard, per esempio, sono solo una parte dei 1.414 posti di lavoro che la Casa Bianca punta ad eliminare.
Nel frattempo, il
disegno di legge del Senato
statunitense che
annullerebbe i tagli
proposti al budget della Nasa per l'anno fiscale 2026 si è
bloccato
in seguito a una disputa tra senatori su una disposizione non legata alla questione: come riporta il sito Spacenews.com, i repubblicani che avevano inizialmente votato a favore hanno cambiato voto nel corso della sessione, ed è stata dunque chiesta una sospensione dei lavori nel tentativo di risolvere la controversia, che potrebbe protrarsi almeno fino alla prossima settimana.
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