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Domenica 14 Settembre 2025
Onde gravitazionali, 10 anni fa il primo 'cinguettio' dell'universo
La scoperta sarebbe diventata pubblica solo cinque mesi più tardi , annunciata in tutto il mondo l'11 febbraio 2016 e nel 2017 è stata premiata con il Nobel per la fisica . Era iniziata allora la rivoluzione che in dieci anni ha trasformato l'astrofisica .
Da allora sono state osservate collisioni di stelle di neutroni e da quelle osservazioni è nata
l'
astronomia multimessaggera
, che utilizza cioè i segnali provenienti da diversi messaggeri cosmici, come onde gravitazionali, onde radio e raggi gamma. Oggi è più che mai
ricca di promesse
, con l'
arrivo di strumenti molto potenti
come l'
Einstein Telescope
, che
l'Italia si è candidata a ospitare in Sardegna
, e l'
osservatorio spaziale europeo Lisa
.
Previste oltre un secolo fa
dalla
teoria della relatività di Albert Einstein
, le onde gravitazionali sono le
'vibrazioni' dello spazio-tempo
provocate da fenomeni molto violenti, come
collisioni di buchi neri
,
esplosioni di supernovae
o il
Big Bang
che ha dato origine all'universo.
Riuscire ad ascoltarle è stata un'impresa epocale
, che ha richiesto osservatori di altissima precisione come
Virgo
, la cui
idea
si deve al fisico italiano
Adalberto Giazotto
e al francese
Alain Brillet
, e che fa parte dell'Osservatorio Gravitazionale Europeo, al quale l'Italia partecipa con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Virgo, che si trova a Cascina (Pisa). Virgo è stato protagonista della scoperta con i due
rivelatori americani
Ligo
, che si trovano a Livingston (Louisiana) e a Hanford (Stato di Washington). Oggi entrambi lavorano in tandem con il rivelatore giapponese
Kagra
e il loro
risultato più recente, arrivato pochi giorni prima di questo decimo compleanno
, è stata la
conferma del teorema
formulato dal più celere teorico dei buichi neri,
Stephen Hawking
, secondo il quale le superfici totali dei
buchi neri
non possono diminuire.
L
'Italia
ha sempre avuto un
ruolo di primo piano
nella ricerca sulle onde gravitazionali.
Per il ministro dell'Università e la Ricerca,
Anna Maria Bernini
, si guarda al futuro "con lo stesso spirito" e "Einstein Telescope, il grande rilevatore di terza generazione dedicato proprio allo studio delle onde gravitazionali che vogliamo portare nel nostro Paese, è il segno che l'Italia non solo ha contribuito a scrivere una pagina decisiva della fisica, ma è pronta a scriverne di nuove. Come ministero dell'Università e della Ricerca continueremo a sostenere questa sfida, perché investire nella ricerca significa investire nel futuro del Paese e nel ruolo dell'Europa nel mondo".
Anche per il presidente dell'Infn,
Antonio Zoccoli
, la fisica italiana ha "maturato conoscenze, competenze ed esperienze che oggi sono patrimonio indispensabile per realizzare con successo i futuri progetti di ricerca in questo campo, come l'interferometro di prossima generazione Einstein Telescope". Quest'ultimo progetto, ha osservato il direttore di Ego
Massimo Carpinelli
, "allargherà ulteriormente il nostro orizzonte cosmico e ci porterà ancora più lontano nello spazio e nel tempo".
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