
Ansa Tecnologia
Venerdì 10 Ottobre 2025
Primo progetto europeo per una centrale a fusione commerciale
Dall’
architettura
complessiva alla
sicurezza
, dalla
connessione
alla rete elettrica ai
materiali
in grado di resistere al calore estremo, fino al
ciclo del combustibile al trizio
, probabilmente la
sfida industriale
più impegnativa della
fusione
: affronta tutti gli
aspetti chiave
il
primo progetto europeo per una centrale a fusione commerciale
, presentato da Gauss Fusion, l'azienda europea fondata proprio a questo scopo nel 2022 da imprese private di Italia, Germania, Francia e Spagna. Sviluppato nell'arco di tre anni, vede anche un
importante contributo
da parte del nostro Paese grazie a Enea, Consorzio Icas (spin-off di Enea), l'azienda genovese Asg Superconductors e la Simic di Cuneo.
"Il nostro progetto dimostra che
l’industria europea
, e in particolare quella
italiana
, con la sua eccellenza nella
manifattura avanzata
, nella
superconduttività
e nell’
ingegneria di precisione
, possiede già oggi le
capacità necessarie
per passare dalla visione alla realtà ingegneristica
", afferma Milena Roveda, amministratrice delegata di Gauss Fusion.
Si tratta, infatti, di un
passo fondamentale
per riuscire ad avanzare dalla teoria alla pratica e
rafforzare la sovranità energetica dell’Europa
. L
’investimento stimato
per il
primo reattore commerciale
è
tra 15 e 18 miliardi di euro
, con l'obiettivo di
completarlo
entro la
metà degli anni 2040
.
"Il progetto affronta le
sfide industriali più complesse
che separano la scienza della fusione dalla produzione di energia da fusione", aggiunge Frédérick Bordry, direttore tecnico dell'azienda: "Superare ciascuna di queste sfide è essenziale per rendere la fusione non solo tecnicamente realizzabile, ma anche commercialmente sostenibile.
Risolverle determinerà
chi guiderà
la
corsa globale alla fusione
- prosegue Bordry - e se l’Europa potrà assicurarsi una vera sovranità energetica per le generazioni future".
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