
Ansa Tecnologia
Venerdì 13 Giugno 2025
Stimoli tattili migliorano l'ascolto per chi ha deficit uditivi
Tradurre la musica in vibrazioni tattili permette di migliorare l'esperienza di ascolto nelle persone che hanno deficit dell'udito : lo dimostra lo studio multidisciplinare condotto su venti pazienti dagli ingegneri dell'Università di Trento e dai medici dell'Azienda ospedaliera universitaria di Verona. I risultati, pubblicati sulla rivista Scientific Reports, potranno aprire la strada a nuove terapie riabilitative per chi necessita di impianti cocleari o altri apparecchi acustici .
Lo studio è nato da un'idea di Luca Turchet, docente di Sistemi interattivi multisensoriali al dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell'Università di Trento, che ha pensato di aggiungere la stimolazione tattile a quella uditiva per verificare come si modifica l’ascolto in soggetti normo udenti . Solo in un secondo momento il progetto è stato esteso a persone con deficit uditivi . Nello specifico, i ricercatori hanno arruolato venti portatori di impianti cocleari di età compresa tra i 19 e gli 81 anni, per valutare come cambiavano le loro prestazioni audiometriche quando la musica veniva presentata con vibrazioni tattili trasmesse al corpo attraverso uno speciale giubbotto hi-tech .
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