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Venerdì 04 Luglio 2025
Trovato un pianeta autolesionista, causa la sua stessa rovina
La
missione Cheops
dell’Agenzia Spaziale Europea ha scoperto un
pianeta autolesionista
che causa la sua stessa rovina: si chiama
Hip 67522 b
e orbita
così vicino alla stella madre
da
indurla a produrre violente esplosioni
di energia che finiscono per
danneggiarlo
corrodendo la sua atmosfera.
Descritto
in un articolo sulla rivista Nature, rappresenta il
primo caso
di un
pianeta che influenza attivamente la sua stella
, e non il contrario come si è sempre pensato.
È dalla scoperta del primo esopianeta negli anni ’90 che gli astronomi si chiedono se alcuni di essi possano orbitare abbastanza vicino da disturbare il campo magnetico della loro stella e innescare dei brillamenti. Per rispondere a questa domanda, i ricercatori guidati da Ekaterina Ilin dell'Istituto Olandese di Radioastronomia avevano inizialmente usato il telescopio spaziale Tess della Nasa, in modo da individuare stelle con brillamenti potenzialmente innescati da pianeti. Quando hanno osservato la
giovane stella Hip 67522
(che ha solo
17 milioni di anni
) con i suoi due pianeti in orbita, hanno subito sospettato di aver trovato
qualcosa di interessante
: Hip 67522 b era infatti il
pianeta più giovane
a orbitare attorno alla sua stella madre in
meno di dieci giorni
.
Per sapere con certezza se i
brillamenti
osservati fossero
davvero innescati dal pianeta
, i ricercatori hanno deciso di coinvolgere il telescopio spaziale Cheops, in grado di osservare singole stelle con estrema precisione. Cheops è riuscito a rilevare
altri brillamenti
provenienti dalla stella (15 in tutto),
mentre il pianeta le transitava davanti
. E proprio il fatto che i
brillamenti
si vedano
durante il transito
planetario, affermano gli autori, suggerisce che siano provocati dal pianeta stesso.
Hip 67522 b
, distante
400 anni luce
dalla Terra, è un
gigante gassoso
che ha dimensioni simili a quelle di Giove e una
densità paragonabile
a quella dello
zucchero filato
, il che lo rende uno degli esopianeti più
evanescenti
mai scoperti. Le
radiazioni
provenienti dalla stella
stanno erodendo
la sua
sottile atmosfera
e lo stanno
inducendo a perdere massa
molto più velocemente del previsto. Nei
prossimi 100 milioni di anni
, potrebbe passare dall'essere un pianeta delle dimensioni simili a Giove a un pianeta
molto più piccolo
delle dimensioni pari o inferiori a quelle di Nettuno.
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