Ha mantenuto la promessa, il modello di intelligenza artificiale messo a punto da Google DeepMind:
annunciato nel luglio 2024
come in grado di conquistare una
medaglia d’argento
alle
Olimpiadi Internazionali di Matematica
, il modello AlphaProof ha dimostrato di poter raggiungere l’obiettivo e viene adesso
presentato
anche sulla rivista Nature dalla stessa azienda, in un articolo che ha come primo autore Thomas Hubert, uno dei progettisti del modello AlphaProof.
Alle Olimpiadi di Matematica del 2024, che si sono tenute nel Regno Unito, all’Università di Bath, “il nostro sistema di intelligenza artificiale ha risolto tre dei cinque problemi non geometrici, incluso il problema più difficile della competizione”, scrivono gli autori della ricerca. “Questa prestazione, ottenuta con un calcolo di più giorni, ha portato al raggiungimento di un punteggio equivalente a quello di un vincitore della medaglia d'argento”, aggiungono. “Per la
prima volta
un
sistema di intelligenza artificiale
ha raggiunto prestazioni al livello di aggiudicarsi una medaglia. Il nostro lavoro – proseguono i ricercatori - dimostra che l'apprendimento su larga scala dall'esperienza concreta produce agenti con strategie di ragionamento matematico complesse e apre la strada a uno strumento di intelligenza artificiale affidabile nella soluzione di problemi matematici complessi”.
L’obiettivo, proseguono, è mettere a diposizione della ricerca in matematica strumenti che permettano di accelerare, almeno parzialmente, il lavoro per risolvere problemi complessi e dimostrare teorie.
Finora la
difficoltà maggiore
è stata legata all’
addestramento dei modelli
di Ia, che apprendevano solo su test informali scritti nel linguaggio naturale. La ricerca pubblicata su Nature dimostra che l’apprendimento può essere integrato con un software di matematica formale, chiamato Lean. Il sistema è stato poi addestrato con 80 milioni di enunciati e si è dimostrato capace dii trovare dimostrazioni per teorie matematiche complesse.
C'è comunque
ancora tanto lavoro da fare
perché il modello mostra di avere ancora alcune limitazioni nella soluzione di altri tipi di problemi complessi. La prossima sfida, dicono i ricercatori, è “affrontare queste limitazioni” e questo “aprirà la strada ad AlphaProof per diventare uno strumento prezioso nella risoluzione di problemi matematici complessi”.
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