Un test per monitorare dalle auto gli animali nelle aree protette

Sono partiti i primi test che mirano a cambiare il monitoraggio degli animali selvatici che vivono all’interno della aree protette , rendendo le operazioni più facili , veloci ed economiche : un gruppo di ricerca guidato dall’Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Sesto Fiorentino (Firenze) e dall’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale di Ozzano dell’Emilia (Bologna) ha infatti messo a punto un nuovo metodo che consente di osservare e contare , semplicemente rimanendo in auto , gli animali visibili , e risalire poi da quei dati alla popolazione totale . I primi risultati, ottenuti in Zambia , sono stati pubblicati sull’African Journal of Ecology.

“In queste zone il monitoraggio degli animali, che spesso rientrano tra specie minacciate o vulnerabili, è condotto senza un solido supporto scientifico”, afferma Stefano Focardi del Cnr-Isc, primo autore dello studio: “La ragione di questa situazione è legata alla carenza di conoscenze tecnico-scientifiche da parte dei responsabili delle aree protette – prosegue Focardi – e a una cronica mancanza di risorse finanziarie che impediscono l’impiego di metodi statistici affidabili ”.

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