Utilizzati per la prima volta gli stati magici quantistici

E' stato utilizzato per la prima volta un fenomeno quantistico noto come ‘stato magico’ per realizzare dei qubit logici, i mattoni fondamentali per i futuri computer quantistici . Il risultato si deve alla ricerca pubblicata sulla rivista Nature e coordinata da Sergio Cantù, dell’azienda americana QuEra, alla quale hanno partecipato ricercatori del Massachusetts Institute of Technology. Uno stato magico quantistico è un tipo particolare di stato di un qubit, se usato insieme ad altri strumenti standard della computazione quantistica, permette di fare operazioni che altrimenti sarebbero impossibili o molto difficili.

“I cosiddetti stati magici sono un fenomeno quantistico su cui ci si è concentrati solo negli ultimi due decenni e che risultano interessanti nel settore della computazione ”, ha detto all’ANSA Simone Montangero, co-leader dello Spoke 10 dedicato al Quantum computing di Icsc – Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing e direttore del Centro di Calcolo e Simulazioni Quantistiche dell’Università di Padova. Si tratta di una proprietà che possono avere gli stati dei qubit , le unità di calcolo quantistiche che corrispondono ai tradizionali bit, e su cui si sono concentrati i ricercatori di QuEra, una delle aziende leader al mondo nella costruzione dei computer quantistici.

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