Vulcani, dai terremoti un modo più preciso per prevedere le eruzioni

Arriva dai terremoti un modo per migliorare le previsioni di imminenti eruzioni vulcaniche : stimare il rapporto tra il numero di sismi di bassa intensi t à rispetto a quelli di magnitudo più elevata permette, infatti, di investigare i movimenti del magma anche quando si trova più in profondità nella crosta terrestre. È quanto afferma lo studio italiano condotto dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) con le sue sedi di Catania e di Roma, pubblicato sulla rivista Science Advances, che ha dimostrato la validità del principio analizzando 20 anni di dati registrati nell'area del l'Etna .

Oggi i vulcani attivi in aree densamente popolate vengono monitorati attraverso osservazioni e dati che forniscono informazioni sui movimenti del magma nella parte intermedia e superficiale della crosta terrestre, mentre le fasi di ricarica in profondità restano ancora poco conosciute .

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