Grand Hotel della Posta di Sondrio:
dal Crédit Agricole va al Saint Jane Hotels

Un cambio epocale. Il gruppo lo gestisce già da maggio. Nessun ente pubblico si è fatto avanti in virtù del vincolo e quindi il passaggio di proprietà da ieri è ufficiale

Sondrio

Trascorso scaramanticamente anche l’ultimo giorno utile per far valere la prelazione da parte di enti pubblici eventualmente interessati, il Grand Hotel della Posta di Sondrio entra a pieno diritto nella proprietà del gruppo italiano Saint Jane Hotels & Suites che lo gestisce da maggio di quest’anno.

Era stato Andrea Sangiani, l’amministratore delegato del gruppo con sede a Tirano, a parlare del passaggio di proprietà la scorsa settimana. Lo aveva fatto in occasione della presentazione alla stampa specializzata dell’ingresso dello storico albergo sondriese nella collezione WorldHotels Distinctive di BWH Hotels ricordando come la data da segnare sul calendario fosse quella di domenica 23 novembre.

Ebbene, la domenica è passata, gli enti pubblici che potevano farsi avanti in virtù del vincolo cui l’edificio è sottoposto, sono rimasti silenti e dunque lo storico hotel del 1862, posta delle diligenze lungo la Strada Regia che collegava Milano alla Svizzera, passa dal Crédit Agricole – che lo ha acquisito insieme al Credito valtellinese - al gruppo Saint Jane Hotels & Suites. Restano da capire i dettagli dell’operazione, a partire dal prezzo di vendita.

Secondo quanto emerge, nell’accordo tra il gruppo alberghiero e la banca dovrebbe rientrare il comodato d’uso della ricca collezione di opere d’arte che si trova nell’albergo e che dunque resterebbe a disposizione: dalla collezione Sertoli Da Ponte (con opere dal XVI al XIX secolo) ai bronzi postumi di Arturo Martini, fino alle installazioni contemporanee di artisti come Taleis, Avalle e Spoerri. Un dettaglio non di poco conto considerando che può rappresentare motivo di attrazione per la clientela sempre più alla ricerca di esperienze particolari anche all’interno delle strutture ricettive.

Famiglia Vitali Il passaggio di proprietà rappresenta un cambio epocale per l’hotel di proprietà della famiglia Vitali dal 1896 e poi passato nel 1947 al Credito valtellinese nelle cui mani è rimasto stabilmente per tutti questi anni, fintanto che il Crédit Agricole non ha acquisito la banca.

Un rapporto del tutto particolare quello fra il Creval e il Posta, oltre che storico. A cominciare da quando l’albergo fu riaperto dopo i due anni di ristrutturazione, fatta tra il 2006 e il 2008. «È un regalo che il Credito valtellinese fa alla città di Sondrio per festeggiare il centenario dell’istituto» aveva detto allora Fernando Grattirola, l’architetto che aveva diretto i lavori assieme al collega, poi scomparso, Stefano Tirinzoni. La ristrutturazione era costata 10 milioni avendo portato il valore complessivo del Grand Hotel della Posta intorno ai 50 milioni di euro.

Ma il particolare legame tra il Credito Valtellinese e il Grand Hotel della Posta, risale ancora a prima, agli anni Venti, quando il gruppo bancario si trovò in gravi difficoltà finanziarie; l’allora presidente del Credito valtellinese, Enrico Vitali, proprietario dell’albergo, lo diede in garanzia e l’istituto riuscì a ottenere la liquidità necessaria per risollevarsi dalla crisi.

Da sempre il Posta ha rappresentato un simbolo e il cuore pulsante della città. Nel 1987, durante la terribile estate dell’alluvione che sconvolse la Valtellina, fu proprio l’albergo a fare da centrale operativa per i giornalisti, la base per tecnici e politici, la sede degli incontri con il ministro Remo Gaspari.

Negli anni si sono succedute gestioni – più o meno felici (tra quelle più feconde senz’altro il binomio con Renato “Tato” Sozzani e la moglie Jole durato 35 anni fino al 2006), ma mai la proprietà.

Oggi il Grand Hotel della Posta è un raffinato boutique hotel con 38 camere e suite impreziosite da opere d’arte e arredi ricercati che si prepara a scrivere e vivere un’altra pagina della sua storia e di quella valtellinese. Il passaggio di proprietà arriva infatti alla vigilia del grande evento sportivo internazionale delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 che vedranno la Valtellina e Sondrio giocare un ruolo di primissimo piano.

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