Economia / Sondrio e cintura
Sabato 15 Novembre 2025
Valtellina Casera e Bitto: nuovo disciplinare e spinta all’export
Il Consorzio di tutela punta a modernizzare le regole di produzione estendendo l’areale produttivo e a portare i formaggi valtellinesi sui mercati internazionali
Sondrio
Nuovo disciplinare, con l’ampliamento dell’areale produttivo del Valtellina casera e un piano strutturato per l’export. Sono queste le sfide che attendono il Consorzio di tutela Valtellina casera e bitto, emerse con chiarezza durante il convegno di ieri pomeriggio nella sala consiliare della Provincia di Sondrio, appuntamento centrale delle celebrazioni per i trent’anni di attività del Consorzio. Dopo aver contribuito alla trasformazione di due produzioni di nicchia in marchi identitari della valle, ora la partita che si apre riguarda la capacità di adattarsi alle nuove condizioni del mercato e della filiera lattiera, senza perdere autenticità e legame con il territorio.
A indicare il percorso è stato il presidente Marco Deghi senza nascondere l’orgoglio per i risultati fin qui raggiunti. «Adesso vogliamo crescere – ha spiegato – e per farlo serve rafforzare e ampliare la produzione del Valtellina casera, gettando le basi per un nuovo disciplinare che estenda l’areale al Pian di Spagna e a Colico. Le condizioni sono cambiate: gli spazi a disposizione degli allevatori non sono più quelli di trent’anni fa e dobbiamo tenerne conto. Il nostro impegno prioritario è dare al Valtellina casera regole moderne, coerenti con le esigenze attuali del mercato e dei consumatori». Il disciplinare, che risale al 1995 e composto oggi da soli quattro articoli, necessita infatti di una revisione complessiva che rifletta l’evoluzione tecnologica e produttiva della filiera.
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