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Martedì 11 Febbraio 2025
Milano-Cortina 2026: L’economia dello sport crea futuro per i giovani
Il progetto I percorsi formativi sul territorio in vista delle Olimpiadi E il Politecnico di Milano rilancia la laurea in Sport Engineering
I Giochi Olimpici non sono solo un evento sportivo, ma una leva di trasformazione per il territorio, capace di generare effetti positivi su infrastrutture, turismo e occupazione. Anche il mondo accademico si sta preparando a questa sfida: il Polo di Lecco del Politecnico di Milano ha illustrato, durante l’evento di mercoledì mattina, promosso nell’ambito dell’Education Programme GEN26 di Milano-Cortina 2026, la recente nascita del corso di laurea in Sport Engineering, per formare professionisti specializzati nell’innovazione tecnologica applicata allo sport.
Il target
«Abbiamo introdotto il corso nel 2022, all’inizio quasi fosse una scommessa - spiega Marco Tarabini, docente e co-direttore del laboratorio Human Performance Lab - Abbiamo deciso di farlo a Lecco, perché proprio Lecco è la patria dello sport outdoor, mentre a Milano praticare lo sport, non solo “parlato” ma anche vissuto, sarebbe stato probabilmente più difficile. Siamo partiti con un target di 25 studenti, era il nostro obiettivo - osserva - Siamo già a 34, quindi dobbiamo alzare il target per diventare un pochino più ambiziosi. La nostra idea è quella di creare una figura che è comunque un ingegnere, quindi non è un preparatore atletico, ma una persona che è in grado di progettare attrezzature sportive, organizzare eventi sportivi, capire come l’infrastruttura sportiva deve adattarsi a un mondo che cambia».
Regione Lombardia, insieme alla Fondazione Milano Cortina 2026, ha sottolineato l’importanza di una legacy duratura. «Il territorio è, secondo me, l’obiettivo del decisore politico, quando intraprende una scelta così importante, ossia quella di portarsi in casa la realizzazione dei Giochi olimpici, che è una responsabilità, perché ovviamente poi tutto il mondo ti guarda», commenta Mauro Piazza, sottosegretario regionale con delega Autonomia e Rapporti con il Consiglio Regionale. «Quando parliamo di turismo, pensiamo solo al turismo leisure - osserva invece Fabio Dadati, componente della Giunta Camera di Commercio di Como-Lecco - In realtà, gli eventi sportivi sono un momento importantissimo per il turismo e l’economia locale, in cui, oltre all’attenzione sull’evento, le luci si accendono su un intero territorio, con un’attenzione globale che, durante il resto dell’anno, crea costantemente opportunità di visita di aree che vengono promosse e cercate».
L’incontro ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni, imprese, scuole e studenti per approfondire le opportunità e le ricadute positive che i Giochi Olimpici porteranno sul territorio lariano.
Il volano
Hanno partecipato all’evento i rappresentanti della Fondazione Milano Cortina 2026, della Regione Lombardia, del mondo accademico e delle imprese, testimoniando come lo sport possa essere un volano di sviluppo economico, turistico e sociale, anche oltre l’appuntamento olimpico.
«I Giochi sono un’occasione straordinaria per portare all’attenzione tutto quello che è anche il tema salute. Quindi, il fatto che più ci si muove, più si sta bene, più si riesce davvero a dare un impatto che è, dal punto di vista economico, indiretto, nel senso che la spesa sanitaria si abbassa clamorosamente». Lo sottolinea Iacopo Mazzetti, Head of Legacy Fondazione Milano Cortina 2026. «Qualsiasi euro investito in sport ha un ritorno, sul bilancio dello Stato, che è un risparmio di circa 4 euro per quella che è la spesa sanitaria».
L’appuntamento in Camera di Commercio - apprezzato anche dalle scuole, come sottolineato da Martina Pugliese della Consulta Studentesca di Lecco - ha ribadito la necessità di guardare oltre il 2026, con l’obiettivo di consolidare il posizionamento del territorio lariano nel panorama del turismo e dell’economia dello sport.
«Lo sport è importante per la scuola e la scuola è importante per lo sport - afferma Adamo Castelnuovo, Dirigente UST Lecco - È una grande occasione per i ragazzi pensarsi all’interno di questo grande evento che sono le Olimpiadi, perché il loro svolgimento sul nostro territorio non sia tangenziale nella loro esperienza, ma perché siano davvero i protagonisti di un pezzettino di questa storia, perché si possono immaginare all’interno della costruzione di di un evento di una portata internazionale. Per ricordare, un domani, di avere avuto un ruolo fondamentale nella sua realizzazione».
Le ultime Olimpiadi in Italia furono disputate a Torino nel 2006. «Dopodiché - sottolinea Gianni Menicatti, Ricercatore PTS Clas - I Giochi hanno lasciato l’Europa perché nel 2010 sono state in Canada, nel 2014 in Russia, in Corea, a Pechino nel 2022. Nel 2026, e torniamo in Italia, cioè da Torino 2006 a Milano Cortina 2026 ci sono stati altri Giochi olimpici, ma - quando sono tornati in Europa - sono tornati in Italia e sono tornati sulle Alpi. La distanza che c’è, poi, tra Milano e Torino è di 150 chilometri; quindi - chiosa - questo vuol dire che la nostra capacità di attrarre e organizzare grandi eventi è sempre stata premiata, negli anni».
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