Faber
Venerdì 13 Dicembre 2024
Un contesto in evoluzione: il digitale è un’opportunità
La strategia Cristina Casaschi ha di recente assunto la direzione della Galli «Decisivo che i ragazzi siano pronti ad agire e a riflettere sulle loro azioni»
Precedere le richieste delle imprese nella formazione degli studenti, avvantaggiati dalle risorse in parte inesplorate che offre la rivoluzione digitale nel settore creativo della moda e del tessile: è questa l’intuizione di Cristina Casaschi, già professore universitario di Didattica e pedagogia e, da circa un mese, alla guida dell’Accademia Galli – Ied Como.
Alla base del progetto c’è un approccio learning by doing
«L’Accademia, istituzione di livello terziario, quindi universitario, che nasce da titoli accreditati ministeriali, rappresenta, per certi versi, una nuova forma di università – osserva Cristina Casaschi – perché siamo in un contesto dove la tecnica e la tecnologia sono decisive, fondamentali, grazie a investimenti significativi nel settore».
Gli strumenti
Stiamo attraversando una situazione unica nella storia umana: scopi e soluzioni ci giungono incontro, anticipando domande che l’umanità non si era ancora posta. «L’accelerazione dei sistemi privati nello sviluppo tecnologico è legata all’intelligenza artificiale generativa, la quale anticipa le esigenze e riconduce a riflessioni filosofiche sulla materia – prosegue Cristina Casaschi - quello che deve fare un’accademia è, quindi, quasi un inversione rispetto a quanto accaduto in passato e precedere le necessità delle imprese». Il dialogo tra le aziende e le istituzioni formative è sempre stato cruciale, ancor prima dell’emergere dell’università perché, storicamente, il legame tra artista e committente risale alle botteghe medievali.
Tradizionalmente, lo studente apprendeva tecniche specifiche prima di entrare nel mondo del lavoro e oggi questa preparazione deve continuare, «ma con un’intensità maggiore – precisa la direttrice dell’Accademia Galli – oggi è fondamentale guidare gli studenti a esplorare il valore intrinseco delle tecniche. Questo progresso rapido richiede caratteristiche chiave. Prima di tutto, è necessario avere uno scopo futuro: deve già esistere un orientamento verso ciò che si desidera realizzare. Quando si parla di relazioni d’impresa, è cruciale sapersi proiettare in avanti. In secondo luogo, è essenziale una materia presente; le idee devono trasformarsi in progetti concreti che interagiscono con elementi tangibili. Un altro aspetto fondamentale è la disponibilità di strumenti e metodi per l’interazione, mentre la continua revisione e il miglioramento del processo sono indispensabili. Questo processo comprende conoscenze che i nostri studenti devono acquisire non solo da un punto di vista tecnico e tecnologico, ma anche comprendendo le motivazioni sottostanti».
Il metodo
Alla base dell’offerta formativa dell’Accademia Galli di Como c’è infatti la cultura del progetto che unisce teoria e pratica attraverso il principio del learning by doing. Gli studenti partecipano attivamente a numerosi progetti, spesso in collaborazione con realtà professionali, per acquisire competenze direttamente spendibili nel mondo del lavoro. Un ulteriore elemento distintivo è rappresentato dal corpo docente, composto interamente da professionisti del settore.
Ogni docente porta in aula esperienze concrete e aggiornamenti sulle ultime novità del mercato del lavoro, offrendo agli studenti una formazione in linea con le esigenze professionali attuali.
«Per operare bene, è fondamentale avere una solida formazione tecnica; agire solo basandosi su tecniche non porta all’evoluzione – prosegue Cristina Casaschi - il nostro obiettivo è che gli studenti riconoscano l’importanza della teoria, perché devono integrare le diverse forme di razionalità umana. Questo non si limita all’aspetto tecnico, ma deve fondersi con la razionalità pratica e la capacità di pensiero critico. È fondamentale che i ragazzi siano preparati ad agire, ma anche a riflettere sulle loro azioni – e conclude - dobbiamo incoraggiarli ad inserirsi in questa dinamica di accelerazione continua, mantenendo la capacità di leggere e comprendere gli strumenti culturali necessari per governare questo cambiamento».
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