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Lunedì 17 Novembre 2025
Arredo contro le regole Ue : «Rischio blocco dell’export»
La legislazione ambientale europea sempre più stringente preoccupa soprattutto piccole e medie imprese. Feltrin: «L’obiettivo della deforestazione è condivisibile, ma così com’è il regolamento risulta inattuabile»
L’Europa si muove verso una legislazione ambientale sempre più stringente, ma la transizione solleva non pochi interrogativi sul piano dell’applicabilità e della competitività per le imprese, in particolare quelle piccole e medie. Dopo la sua partecipazione a Ecomondo in fiera a Rimini, Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, analizza i nodi di due regolamenti europei che avranno un impatto importante sulla filiera: il regolamento sulla deforestazione e la responsabilità estesa del produttore.
L’Eudr è stato approvato nel 2023 con l’obiettivo di combattere la deforestazione a livello mondiale: qual è il problema nella sua applicazione per la filiera italiana?
L’obiettivo è assolutamente condivisibile, ma purtroppo il regolamento, così com’è, è destinato a essere inattuabile. Prevede una tracciabilità totale, un vero e proprio “albero genealogico” del legno che inizia con l’albero tagliato, al quale deve essere assegnato un codice di provenienza per certificarne l’origine da area non deforestata. Questo codice deve poi accompagnare il materiale in ogni singolo passaggio della filiera, dal semilavorato al prodotto finito. Il Regolamento European Deforestation-free products Regulation entrerà in vigore dal 30 dicembre di quest’anno e per le Pmi dal 30 giugno 2026, se non sarà posticipato al 30 dicembre 2026. Oltre ad estendere la gamma di prodotti interessati, obbligherà le aziende a integrare o redigere la Dichiarazione di dovuta diligenza.
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