Lecco, ok della commissione al progetto nell’area ex villa Brick

Il via libera apre alla realizzazione di un albergo, palazzine e ristorante. Previsto un parcheggio pubblico tra gli interventi per la città

Lecco

C’è il via libera della commissione paesaggio del Comune di Lecco al progetto per la riqualificazione dell’area ex villa Brick alle Caviate, presentato da Innovazione Srl. Secondo quanto è dato sapere il parere favorevole della commissione, fornito nella riunione dello scorso 15 dicembre, segna la sostanziale chiusura dell’iter ambientale – paesaggistico, aspetto particolarmente delicato per un progetto che riguarda una zona fronte lago. Sarebbero invece ancora da sistemare alcune questioni legate alla distanza degli edifici dalla ferrovia, che passa proprio lì dietro. In ogni caso, l’approvazione della commissione paesaggio costituisce un significativo passo in avanti per un progetto molto importante sotto almeno due aspetti.

L’obiettivo del proprietario dell’area è costruire tre palazzine residenziali, un albergo con centro benessere e un ristorante. Dei cinque grandi alberghi attesi a Lecco nei prossimi anni, quello nell’ex villa Brick diventa il terzo più avanti nell’iter dopo l’ex Deutsche Bank e la terza torre delle Meridiane. Mentre quest’ultimo ha ricevuto parere favorevole della commissione paesaggio a metà maggio ma è fermo in attesa dell’approvazione del nuovo piano di governo del territorio, il progetto per trasformare lo storico stabile di piazza Garibaldi in un albergo di lusso è già transitato due volte in commissione paesaggio, ottenendo due volte parere favorevole, e dovrebbe essere rivelato ufficialmente nelle prossime settimane per poi sbarcare in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. L’arrivo di strutture di grandi dimensioni a poca distanza l’una dall’altra nei prossimi anni cambierebbe completamente il volto dell’offerta ricettiva lecchese, attualmente costituita per la quasi totalità da posti letto extra – alberghieri. Ciò costituisce una sfida per le istituzioni, chiamate a mettere a terra quegli investimenti richiesti a più riprese dalle categorie economiche, come per esempio la creazione di un centro congressi da almeno un migliaio di posti, al fine di permettere al settore di destagionalizzare la sua attività.

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