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Martedì 23 Settembre 2025
Olimpiadi Milano-Cortina 2026: Azione denuncia ritardi e rischio caos viabilità
Presentata interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulla gestione dei flussi e sulla garanzia di finanziamenti per le opere, essenziali per i territori.
Sondrio
I Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026 rappresentano un appuntamento di portata internazionale, capace di portare in Lombardia e nelle province alpine decine di migliaia di visitatori, atleti e giornalisti da tutto il mondo. Ma a pochi mesi dall’evento, le preoccupazioni legate ai ritardi delle opere infrastrutturali previste per accompagnare la manifestazione si fanno sempre più concrete.
A sollevare la questione è Azione, che attraverso il vicepresidente del gruppo alla Camera e segretario regionale Fabrizio Benzoni ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello Sport e Giovani. L’obiettivo è fare chiarezza su due fronti: da un lato la gestione dei flussi di persone durante il periodo olimpico, dall’altro la garanzia che le opere già progettate e finanziate non vadano incontro a un definanziamento a causa dei ritardi accumulati.
«Abbiamo bisogno di certezze – spiega Benzoni – soprattutto per territori come la Valtellina, dove infrastrutture fondamentali come lo svincolo della Sassella e quello dei Trippi rischiano di rimanere incompiute. È necessario sapere come verranno gestiti i flussi di spettatori e turisti in assenza di queste opere e, al contempo, avere garanzie che i fondi Pnrr e quelli stanziati per le Olimpiadi non vadano perduti».
Secondo quanto riportato nell’interrogazione, oltre la metà delle opere collegate ai Giochi risulterebbe in clamoroso ritardo. Non solo Sondrio, dunque: un altro caso emblematico è la variante della Tremezzina, sul lago di Como, finanziata con 576 milioni di euro e tuttora incompiuta. La mancata realizzazione di questi interventi non inciderebbe soltanto sull’organizzazione delle Olimpiadi, ma priverebbe i territori di infrastrutture cruciali anche per il futuro.
Il responsabile provinciale di Azione Sondrio, Carlo Bordoni, parla senza mezzi termini di «boomerang per la viabilità»: «Il rischio è duplice. Da un lato l’impossibilità di gestire l’impatto dell’evento sul traffico locale, dall’altro il pericolo che le opere non vengano mai realizzate, con conseguente dispersione delle risorse già destinate. L’immagine del territorio e la riuscita stessa dei Giochi potrebbero essere compromesse».
Il gruppo parlamentare di Azione chiede dunque al Governo garanzie sui tempi di realizzazione e, parallelamente, un piano alternativo di gestione della mobilità in vista dell’evento. «Ora la priorità – conclude Benzoni – è affrontare la realtà dei fatti: alcune opere non saranno pronte, ma ciò non può tradursi in un caos organizzativo. Dobbiamo essere preparati e assicurarci che Sassella, Trippi e le altre infrastrutture previste vedano comunque la luce».
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