Comunicato Stampa: Valpolicella Consorzio Tutela vini: 100 anni di lavoro e visione al servizio della qualità.


(Arv) Venezia 2 lug. 2025 -     Il consigliere regionale Alberto Bozza (Forza Italia), in occasione della Terza edizione di ‘Venezia Superiore’, ha introdotto oggi, a palazzo Ferro Fini, la presentazione del Quinto Report Valpolicella 2025, il dossier che aggiorna e analizza i principali dati economici, produttivi e commerciali della denominazione ‘Valpolicella’.Alberto Bozza, dopo aver ricordato che “il Consorzio Valpolicella è presente per il terzo anno consecutivo a palazzo Ferro Fini”, ha portato i “saluti e il ringraziamento del presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, per l’importante lavoro svolto a tutela del territorio e della qualità dei suoi vini”. “Oggi presentiamo il Quinto Report Valpolicella 2025, ovvero l’importante relazione annuale che certifica lo stato di salute in cui versa il comparto – ha aggiunto Bozza – Ma celebriamo anche la Terza edizione di ‘Venezia Superiore’, un evento importante che dimostra come i vini della Valpolicella, anche grazie all’operazione culturale portata avanti dal Consorzio, in forza della loro versatilità, riescono ad incontrare territori diversi. A Venezia, in particolare, verrà celebrato il connubio, l’abbinamento tra il vino rosso della Valpolicella, servito fresco, e i ‘cicchetti’ di pesce. La denominazione Valpolicella è conosciuta in tutto il mondo, è ambasciatrice del buon vino italiano, ma è anche importante nell’ambito dei rapporti diplomatici: con il buon vino, si può fare politica e cultura”. “E proprio la cultura contadina si è evoluta grazie al lavoro e agli investimenti tecnologici, permettendo al Valpolicella di essere presente in tutti i mercati – ha messo in evidenza il consigliere regionale – È però importante fare sinergia con la parte politica e istituzionale, con le amministrazioni comunali del territorio, per difendere in tutte le sedi i nostri vini, l’identità, la territorialità e l’incessante lavoro portato avanti in tanti anni dai soci e dai produttori. Abbiamo una storia che dobbiamo preservare”. “La candidatura della Valpolicella a Patrimonio immateriale UNESCO è un tributo alla storia, al lavoro e alla cultura di questo straordinario territorio. Mi auguro che essa possa apportare benefici ai nostri produttori, soprattutto alle giovani generazioni che si stanno avvicinando e che ci stanno credendo. Noi abbiamo il dovere istituzionale di essere al loro fianco per sostenere l’intero territorio della Valpolicella”. L’assessore regionale Federico Caner ha rimarcato l’importante lavoro svolto dal Consorzio, “cento anni portati bene, sicuramente un bel traguardo. E bere il vino rosso della Valpolicella fa bene alla salute”. “Quello della Valpolicella è un territorio stupendo, non solo per la produzione dei vini, ma anche sotto l’aspetto culturale, artistico, naturalistico e paesaggistico – ha continuato l’assessore - Per questo, è importante potenziare la ricettività turistica: i numeri stanno crescendo, ma in tutto il Veneto dobbiamo lavorare ancora di più per rendere più solido il legame tra enogastronomia e turismo, migliorando la comunicazione e dando vita ad esperienze emozionali per i visitatori. Il primo passo è diventare ambasciatori del territorio, a partire dai ristoranti. Ma sarà anche fondamentale vincere le nuove sfide legate alla ricerca e all’innovazione tecnologica nel settore agricolo”. “La Regione è a fianco del Consorzio nel portare avanti il dossier della candidatura del territorio della Valpolicella a Patrimonio immateriale Unesco nell’appassimento delle uve”, ha chiosato Caner.  Marco Andreoli (FdI), presidente della commissione consiliare Politiche agricole, ha affermato che “il territorio della Valpolicella è meraviglioso, regala forti emozioni. E i vini locali hanno consentito al paesaggio di conservarsi come uno splendido giardino, donando prosperità e benessere a chi vi risiede e vi lavora. Ma serve un maggiore investimento sulla capacità ricettiva. Perché ci sono nuovi mercati da conquistare e importanti sfide da vincere, legate in particolare a innovativi abbinamenti tra vino e cibo”. Gerardo Zantedeschi, Sindaco di San Pietro in Cariano, ha portato “i saluti di tutte le amministrazioni comunali del territorio della Valpolicella”, e ha ricordato che “il nostro vino affonda le proprie radici nell’antichità, con vinaccioli che risalgono fino a 2500 anni fa. È importante anche l’enoturismo, con decine di cantine da visitare. Tutta la nostra economia dipende dal vino. Senza però dimenticare i monumenti, le ville e le bellezze paesaggistiche di un territorio che negli ultimi anni è cresciuto molto, anche grazie alla Facoltà universitaria di Enologia”.
Christian Marchesini, presidente del Consorzio ‘Valpolicella’, da cento anni a presidio della qualità del vino, ha presentato l’annuale Dossier.
“Questo è un anno importante, perché il Consorzio compie cento anni, spesi a difendere e a promuovere il territorio e i vini della Valpolicella – ha ricordato Marchesini - Oggi siamo particolarmente impegnati nella promozione, nella tutela e nella vigilanza. È davvero importante difendere a livello mondiale la denominazione Valpolicella, ma anche il lavoro e l’impegno dei nostri produttori e la qualità dei vini da garantire ai consumatori. Ringrazio il presidente della Regione Luca Zaia per il significativo messaggio di sostegno”.Christian Marchesini ha dato alcuni numeri significativi che certificano lo stato di salute del comparto: “65 milioni di bottiglie prodotte, nelle diverse referenze, 700 milioni di euro il valore del vino, in un territorio che si estende per 8600 ettari, interessando 19 Comuni a Nord di Verona. Sotto l’aspetto economico, si tratta della denominazione di vini rossi più importante d’Italia. E qui a Venezia vogliamo lanciare un messaggio chiaro: i nostri vini rossi, serviti a temperatura adeguata alle condizioni climatiche, ovvero tra i sette e i dieci gradi, possono essere felicemente abbinati ai piatti di pesce, come da antiche tradizioni. Ricordo, infine, in ordine di gradazione, i nostri vini: Valpolicella, Valpolicella Superiore, Ripasso, Recioto e Amarone. Il Recioto è il vino più importante dal punto di vista storico: ne parlava nel 400 Cassiodoro”.
“Anche grazie alla candidatura della Valpolicella a patrimonio immateriale Unesco, legata alla messa a riposo delle uve, che dovrà essere presentata a Parigi dall’Italia entro marzo 2026, potremo sostenere ancora di più l’enoturismo e l’economia locale, in un territorio meraviglioso, compreso tra il Lago di Garda e la città di Verona. Ma servono maggiori investimenti e una forte sinergia con la parte politica”, ha chiosato Marchesini.

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