
Società e Costume
Sabato 02 Aprile 2011
«Boris», la serie "cult"
ora è diventata un film
Come per ogni "cult", ormai il mondo si divide tra chi ha visto «Boris» e chi no. In «Boris-Il film» ritroviamo il regista René Ferretti (Frascesco Pannofino) che, dopo essersi rifiutato di girare l'ennesima scena trash, si ribella al delegato di rete Diego Lopez (Antonio Catania) e lascia la troupe senza lavoro...
In «Boris-Il film» ritroviamo il regista René Ferretti (Frascesco Pannofino) che, dopo essersi rifiutato di girare l'ennesima scena trash, si ribella al delegato di rete Diego Lopez (Antonio Catania) e lascia la troupe senza lavoro. All'orizzonte si profila un nuovo entusiasmante progetto per il regista, stavolta all'insegna della qualità. Naturalmente non tutto andrà per il verso giusto, Renè si troverà circondato dai collaboratori di sempre e il progetto prenderà un'inevitabile piega commerciale...
Sul set presenti la rigorosa assistente alla regia Arianna (Caterina Guzzanti), i due stagisti-schiavi alla regia (Alessandro Tiberi) e alla fotografia (Carlo De Ruggieri), il disilluso direttore della fotografia Duccio (Ninni Bruschetta), il capo elettricista Biascica (Paolo Calabresi), il divo Stanis (Pietro Sermonti) e la star, o meglio «cagna maledetta» Corinna (Carolina Crescentini). E non può mancare l'insostituibile Boris (Becker), il pesce rosso che accompagna sempre Renè sul set.
Elio e le storie tese firmano ancora la colonna sonora del film con la canzone «Pensiero stupesce», che, alla maniera cui la band milanese ci ha da tempo abituato, rispecchia fin troppo bene lo spirito del film, strappando più di un sorriso.
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