
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 13 Luglio 2025
Ad Ardenno rubata la bici del marito defunto: dolore e rabbia per una professoressa
Il furto è avvenuto nel garage di casa in via Cuchin. La bici elettrica, dal grande valore affettivo, apparteneva a Gianmaria Songini, morto un anno fa. La moglie: «Spero nel ravvedimento del ladro»
Ardenno
Si è presentata nella caserma carabinieri di Ardenno per denunciare il furto della sua bicicletta che, al momento della sottrazione, si trovava all’interno della propria abitazione nel paese della Bassa Valtellina.
«Ero appena rincasata per l’ora di pranzo - racconta la professoressa Daniela Fascendini di Ardenno - attraverso il garage. Avevo lasciata sollevata la basculante del box con custodita la bella bicicletta elettrica, del valore oggi di circa tremila euro, e qualcuno è penetrato all’interno e l’ha portata via in modo del tutto indisturbato. E’ accaduto venerdì in via Cuchin qui in paese, non lontano dal cimitero».
La docente spiega il perchè è tanto legata al mezzo a due ruote che le è stato rubato: «Apparteneva a mio marito Gianmaria Songini, venuto a mancare all’improvviso, a 64 anni, un anno fa per un infarto. Si curava per un’altra patologia, ma le terapie funzionavano e lui conduceva la sua vita con noi in modo tutto sommato abbastanza sereno, seppure sempre sotto stretto controllo medico per la malattia. Un giorno, purtroppo, è stato ucciso da un arresto cardiocircolatorio. La sua bici la teneva come un oracolo. Sempre pulita, in perfetto ordine, funzionante al meglio. Al di là del danno economico subito mi preme sottolineare il valore affettivo, decisamente maggiore, che essa rappresentava per me. Per questo motivo ho deciso di raggiungere al più presto la caserma dei carabinieri di Ardenno, per presentare denuncia di furto. Nella speranza che, anche attraverso la visione delle immagini delle telecamere situate nella nostra località, possano risalire al responsabile».
Infine la donna lancia un appello al ladro affinchè, spinto magari da un rimorso per il gesto compiuto, sapendo inoltre il legame che univa la bicicletta rubata alla sua proprietaria, decida di farla ritrovare, forse, chissà, abbandonandola di fronte alla casa della professoressa o alla caserma dei militari dell’Arma, guidata dal luogotenente Fedele Striano.
Negli ultimi mesi nei paesi di Valtellina sono diventate sempre più frequenti le razzie di biciclette elettriche di valore o monopattini da parte di individui che poi le utilizzano come merce di scambio con gli spacciatori che bivaccano, spesso in modo stabile, in alcune aree boschive: le bici di buone marche vengono consegnate ai pusher in cambio delle dosi di droga, ricevendo talvolta un vero e proprio abbonamento per avere bustine con cocaina, eroina o hashish. Le biciclette poi vengono caricate su furgoni con destinazione l’hinterland di Milano per alimentare un mercato parallelo e illegale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA