Autista Stps aggredito e strattonato da passeggero senza biglietto

Morbegno È accaduto alla stazione degli autobus di piazza Bossi «Servono più forze dell’ordine»

Chiede il biglietto a un viaggiatore e viene spintonato. Nuova aggressione a un operatore del trasporto pubblico locale in provincia di Sondrio. È successo ieri mattina all’interno di un bus della Stps in procinto di partire dalla stazione di Morbegno.

La dinamica è quella ormai nota: l’autista gira tra i sedili del bus per verificare che tutti i passeggeri abbano il dovuto titolo di viaggio. Uno di loro, un uomo straniero, era senza biglietto. È nata una discussione, ovviamente l’autista ha chiesto al viaggiatore di munirsi di titolo di viaggio oppure di scendere, e lui ha reagito spintonandolo e facendolo cadere tra i sedili del pullman. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Morbegno e, come è facile immaginare, l’intervento dei militari, che hanno raccolto le testimonianze e proceduto nei confronti dell’aggressore, ha causato seri ritardi per il programmato viaggio del bus, rimasto a lungo fermo in stazione in attesa degli accertamenti del caso. Fortunatamente il dipendente di Stps non ha riportato lesioni, ma questo non rende meno grave l’episodio, l’ennesimo su mezzi di trasporto pubblico lombardi.

«Purtroppo episodi di questo tipo sono all’ordine del giorno, o quasi - commenta Michele Fedele, coordinatore Fit Cisl Sondrio -. E se non vengono denunciate vere e proprie aggressioni, assistiamo comunque a mancate violenze, altrettanto grave. Purtroppo, quindi, stando a quello che ci riferiscono gli operatori, il rischio è sempre dietro l’angolo».

E i sindacati lo dicono da tempo: occorre intervenire. «Potrebbe essere utile, innanzitutto, un presidio nelle stazioni da parte delle forze dell’ordine, perché è lì che più spesso accadono questo tipo di episodi, quando gli autisti chiedono i biglietti, alla partenza o all’arrivo - prosegue Fedele -. E anche solo vedere carabinieri o polizia nelle stazioni può servire da deterrente a questi episodi di violenza. In questo ultimo caso - conclude il sindacalista - fortunatamente le conseguenze non sono state gravi, ma avrebbero potuto esserlo».

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