
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 26 Maggio 2025
Tragico infortunio sul lavoro a Mantello: operaio di 58 anni perde la vita
Infortunio mortale nel primo pomeriggio di oggi nella cava di inerti Cavada a Mantello. A perdere la vita Paolo Vallan, operaio 58enne ritenuto tra i più esperti dell’azienda del settore edile. L’uomo sarebbe precipitato all’interno di un macchinario di lavorazione, definito “frantoio”
Mantello
Tragedia sul lavoro, nel primo pomeriggio di oggi, nella frazione Ferzonico, in territorio comunale di Mantello. A perdere la vita, poco prima delle 13.30, Paolo Vallan, 58 anni, residente con la famiglia nel vicino paese di Cino. All’interno del deposito di sabbia della ditta Cavada Srl, in via Valeriana, rilevata alcuni anni fa da un imprenditore del Lecchese, il lavoratore - secondo una prima ricostruzione dell’accaduto - è precipitato all’interno di un macchinario di lavorazione, definito “frantoio”. E, purtroppo, non ha avuto scampo.
Del tutto inutili, infatti, si sono rivelati i soccorsi operati dal personale sanitario di ambulanza, automedica e dell’equipe dell’Elisoccorso decollato con un velivolo di Elisondrio dall’aviosuperficie di Caiolo. I tentativi di rianimarlo, una volta scattato l’allarme e giunti sul posto i soccorritori mandati da Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza), non sono serviti a nulla. Il medico legale ha dovuto constatare il decesso e la salma è stata successivamente trasportata all’obitorio dell’ospedale civile di Sondrio, dove ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Sul luogo del tragico incidente - oltre ad alcuni familiari ben presto informati da colleghi e dirigenti dell’azienda di quanto avvenuto e immediatamente accorsi, nella speranza che la notizia ricevuta fosse stata magari ingigantita e quindi ci fossero speranze di salvezza perchè soltanto ferito in modo grave - sono intervenuti per le prime indagini i carabinieri della caserma di Traona, comandata dal maresciallo maggiore Davide Arrigoni, dipendente dalla Compagnia di Chiavenna guidata dal luogotenente Gim Toni De Masi e in questi giorni dal collega Giuseppe Cacicia, quest’ultimo responsabile del Nucleo operativo e radiomobile. Con i militari dell’Arma c’erano gli ispettori dello Psal (Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) di Ats della Montagna, intervenuti con i Vigili del fuoco del distaccamento di Morbegno. Soltanto nelle prossime ore si saprà se la Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, disporrà l’autopsia o se, invece, si accontenterà della semplice ricognizione cadaverica, in quanto la dinamica del drammatico infortunio è ritenuta sufficientemente chiara.
Gli inquirenti in serata sono stati in grado di avanzare una prima ipotesi sulla ricostruzione: Vallan stava lavorando sul macchinario che ha nella parte superiore la forma di un imbuto, dentro il quale vengono riversate la terra e le pietre che la macchina sminuzza. Lui era sul bordo e spingeva con la pala il materiale verso l’interno del macchinario, ma all’improvviso ha perso l’equilibrio ed è finito all’interno rimanendo ucciso. Il collega, il quale ha assistito a tutto, è corso per bloccare il meccanismo, situato però dentro gli uffici della ditta.
Una volta ricevute le prime carte, il magistrato di turno, Giulia Alberti, ha effettuato un sopralluogo nella cava di inerti per rendersi conto di persona di quanto accaduto, mentre nel frattempo il magistrato aveva fatto cinturare l’intera area per capire cosa fosse realmente successo e quale ruolo rivestisse nell’impianto lavorativo Paolo Vallan, classe 1967, che lascia nel dolore la moglie Ines Penone e tre giovani figli, oltre ai parenti e ai tanti amici che gli volevano bene.
Come sia stato possibile che il lavoratore - da tutti ritenuto tra i più esperti - sia caduto all’interno del macchinario per la triturazione del materiale e il trasporto degli inerti per lo stoccaggio, se lo chiedevano in tanti oggi pomeriggio. “In passato - ha ricordato un camionista che si è allontanato dalla ditta con il suo mezzo pesante, impossibilitato a scaricare dopo il drammatico incidente - ha lavorato per anni con me alla Valena. E’ uno dei più bravi. Non posso crederci”.
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