I nuovi interventi dopo la frana
Cataeggio, secondo lotto dei lavori

Val Masino, saranno demoliti i massi di grosse dimensioni e rinforzati gli argini del torrente. «Un cantiere lungo circa 400 metri che darà più sicurezza anche alle scuole della frazione».

È incominciata questa settimana la nuova fase dei lavori di messa in sicurezza di in Val Masino, quella più evidente anche agli occhi meno esperti. Le opere di somma urgenza erano state avviate subito dopo l’ultimo fenomeno di dissesto che, nel febbraio dell’anno scorso, aveva interessato il versante montuoso sopra l’abitato di Cataeggio. Una pioggia di massi e terra finita a valle vicino alle case e alle scuola, fatte evacuare allora dal sindaco Simone Songini. Ma le frane non sono nuove nella vallata, dove ciclicamente la fragilità intrinseca della montagna viene messa a dura prova dagli sbalzi climatici.

Lunedì sono partiti i lavori del secondo lotto per tenere a bada questi fenomeni che «interessano maggiormente le scuole - precisa il sindaco – visto che prevedono la messa in sicurezza ulteriore dell’edificio scolastico». Nel dettaglio, questa tranche di opere va a ripristinare, ripulendolo, l’alveo del torrente Materlo invaso dalla frana nel febbraio 2019. «Parte dei lavori di ripristino erano già stati avviati - specifica Songini -, adesso ne stiamo eseguendo un’altra parte consistente: verranno demoliti dei massi ciclopici, rinforzati gli argini del torrente, cioè sostanzialmente gli argini di protezione dell’abitato e delle scuole». Inoltre verrà quasi raddoppiata la capacità di una vasca di protezione che esiste già sul torrente Materlo. Per queste opere, che saranno completate nel giro di un paio di mesi, sono stati investiti circa 150mila euro. «Questo è solamente uno stralcio del secondo lotto che complessivamente ammonta a 900mila euro finanziato da Regione Lombardia. Ora si eseguiranno le opere di maggiore urgenza e si stanno pianificando quelle di completamento. Adesso la popolazione comincia a vedere concretamente l’intervento. La percezione rispetto la partenza dei lavori è differente, ci si rende conto che c’è un cantiere impegnativo e importante, lungo 300-400 metri».

Parallelamente in Val Masino si prosegue anche con i lavori del primo lotto - 1.200.000 euro in bilancio - «per i quali si sta realizzando il rilevato, cioè un’arginatura imponente di protezione che difende l’abitato, il centro storico di Cataeggio, il municipio e le vicine scuole. Questi sono lavori più lunghi rispetto al secondo lotto, il termine era previsto per la fine di quest’anno, ma ci sono stati alcuni rallentamenti per il brutto tempo. Ora c’è un miglioramento delle condizioni di sicurezza molto importante che ci rende tutti un po’ più tranquilli ed è solamente l’inizio di una fase di progettazione e di realizzazione di opere che si protrarrà per alcuni anni per cercare di riportare più serenità alla popolazione e una sempre maggiore sicurezza e attenzione rispetto al dissesto idrogeologico del nostro territorio».

Il Comune poi ha a disposizione una serie di strumenti utili a monitorare il territorio: dal drone al radar controlla la parete dello Scaiun, sino alla strumentazione topografica automatica che rileva dei punti definiti maggiormente soggetti a movimento, monitorando quindi in tempo reale i movimenti della montagna nella frazione dei decimi di millimetro.

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