Il Carnevalissimo torna e raddoppia
«Prima la corsa e poi la grande sfilata»

«Dobbiamo fare i conti con le risorse e le forze che abbiamo a disposizione». A Morbegno ci saranno solo i gruppi mascherati: «Ma vinta la scommessa con un weekend di festa»

Ci siamo: parte il conto alla rovescia per il Carnevalissimo 2020. La novità di quest’anno è che l’iniziativa sarà suddivisa in due giornate: quella di sabato 22 febbraio, quando si svolgerà la corsa in maschera dalle 18 con partenza in piazza Sant’Antonio e al termine ci sarà lo street food; e quella del giorno successivo, domenica 23 febbraio dalle 12 alle 18 con la sfilata dei gruppi mascherati che parte da piazza Sant’Antonio per proseguire nelle vie del classico triangolo del centro storico di Morbegno. Tutti i gruppi interessati a sfilare possono rivolgersi al consorzio turistico di Morbegno che risponde al numero telefonico 0342.614990 oppure al consorzio turistico Valtellina di Morbegno che risponde al numero telefonico 0342.601140. «Mercoledì sera abbiamo avuto un incontro per fare il punto della situazione e definire i dettagli - spiega l’assessore comunale al Commercio, Massimo Cornaggia -. Quest’anno, come sta accadendo gradualmente da qualche anno a questa parte, non c’è più la sfilata dei carri di cartapesta, ma sono soddisfatto perché tutti quanti, in un periodo di ristrettezze, ci siamo dati da fare per affrontare la situazione».

«La sfida è fare di più con meno risorse e in questi casi bisogna rilanciare. Quindi quest’anno, avendo investito di meno in termini di energie e risorse economiche, e avendo ridotto l’idea dei carri a favore dei gruppi mascherati, abbiamo voluto comunque rilanciare proponendo un Carnevale su due giorni invece che uno. In questo senso mi pare che la scommessa sia vinta offrendo un weekend di Carnevale al posto di una sola giornata».

E ancora: «Questa festa una volta, lo sappiamo tutti, a Morbegno era diversa, dobbiamo avere in mente quei tempi per il piacere di ricordarli, ma non dobbiamo usarli come riferimento, è cambiata la forza organizzativa, la voglia di fare e le risorse a disposizione. Rammento anche quando c’era il palio storico della città, per un anno sono stato capo contrada e quando si faceva la spola nei negozi e negli esercizi commerciali per chiedere un contributo i commercianti mettevano al volo mano al portafoglio. Adesso quando chiedi a chiunque di partecipare a un’iniziativa prima ti chiedono se è necessario dare dei contributi. Per questo è d’obbligo fare uno sforzo in più spendendo di meno». Cornaggia sottolinea come gli ingranaggi della macchina organizzativa quest’anno siano ben oliati. «C’è anche l’aspetto di tipo più relazionale da considerare e anche in questo senso a mio giudizio abbiamo raggiunto un traguardo positivo, perché abbiamo messo a un unico tavolo Comune, Comunità montana, i due consorzi e tutte le associazioni del territorio e si sta lavorando bene con una modalità che fa ben sperare per il futuro».

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