Lo pan ner e gli antichi mulini, tuffo nel passato

Da Valfurva alla Valposchiavo, da Teglio a Ponte, da Castello Dell’Acqua fino a Gerola Alta il week end è stato caratterizzato da un delizioso profumo di pane di segale appena cotto, dal rumore dei mulini rimessi in funzione e dal crepitare dei forni.

Sondrio

L’occasione è stata la festa de “Lo pan ner” che ha coinvolto 7 comuni in Valtellina e 12 in Valle Camonica, 20 forni comunitari e 14 mulini per iniziativa di Regione Valle d’Aosta, Regione Lombardia, Polo Poschiavo del Canton Grigioni, Aree Protette dell’Ossola in Regione Piemonte.

Gradevole scoperta quella del forno di Cà Verina a Castello Dell’Acqua dove un nutrito gruppo ha seguito la cottura del pane di segale preparato con la farina di Teglio con il marchio Deco. A Teglio, invece, poiché la festa è caduta in concomitanza con il week end gastronomici, sono numerosissimi i turisti che hanno visitato il mulino Menaglio, ma anche alcuni valtellinesi ed, in particolare, sondriesi.

È stata rivolta principalmente agli studenti la giornata del pane nero a Ponte in Valtellina dove Cleto Della Valle ha riaperto lo storico forno di Berola.

Visite guidate anche al Museo Vallivo Valfurva “Mario Testorelli” e al mulin de la Rusina a Castione, mentre al forno dell’Esabela a Mello sono state proposte panificazione e cottura di Bùngio e pane di segale. Per finire in Valgerola laboratori e degustazione di prodotti al mulino “della Maria”.

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