
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 03 Settembre 2015
Ponte Vanoni, il semaforo si è arenato
Dopo il tavolo fra i sindaci di Morbegno, Civo, Dazio e Traona la bozza è ferma in Provincia. Intanto, il motociclista vittima dell’incidente di sabato all’incrocio con la Valeriana è in prognosi riservata.
Viabilità e sicurezza. A Morbegno, ma anche a Civo e Traona, paesi vicini che si affacciano sulla Valeriana, si ritorna a parlare della pericolosità dell’innesto sul ponte Vanoni. Il ponte è nel territorio di Morbegno, sfocia a nord in una sezione di provinciale, che è nel comune di Civo, e interessa il transito veicolare di Traona.
Il motivo scatenante di una rinfocolata attenzione verso l’argomento è stato il pauroso incidente stradale di sabato, collisione tra auto e moto, all’inizio del ponte. L’incidente è stato drammatico, il motociclista, un uomo di 57 anni, di Tirano, è stato dapprima trasportato dall’ambulanza del 118 all’ospedale di Gravedona. Poi il giorno successivo è stato trasferito al Sant’Anna di Como, dove resta ricoverato in rianimazione e in prognosi riservata. I primi referti parlavano di una frattura del bacino. L’episodio ha riacceso l’attenzione sul tema “semaforo”. Il punto di collisione tra i due mezzi è in realtà in territorio di Civo, ed è proprio il sindaco di quel paese, Massimo Chistolini a commentare il fatto. «L’ingresso del ponte a nord come anche l’area della provinciale Valeriana immediatamente a ridosso - ha precisato - è sul Comune di Civo, è strada provinciale, ma sul nostro territorio. Proseguendo sul ponte Vanoni si entra a Morbegno. Per parlare del semaforo - ha spiegato - i Comuni della zona si sono riuniti non molti mesi fa. Il Comune di Morbegno aveva convocato un tavolo con Dazio, Traona, Civo, proprio per affrontare l’argomento: Morbegno aveva trasmesso anche un piccolo documento, una bozza di progetto. Il nostro giudizio - ha chiarito Chistolini - è sicuramente positivo, noi siamo d’accordo, la pericolosità del tratto è nota. Io, in particolare, avevo richiesto che si convocasse una conferenza dei servizi per discutere dei dispositivi da apporre. So che in seguito la pratica con i quesiti sollevati è stata inoltrata in Provincia e successivamente non ho più ricevuto comunicazioni».
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