
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 29 Marzo 2017
Riordino sanità , la Regione ascolta
la voce della Valle
Molteni ha incontrato ieri l’assessore Gallera . Sul tavolo il documento di sintesi redatto coi sindacati. Accolte le istanze presentate: lunedì pacchetto in giunta.
La Regione ha detto sì: sì agli incentivi per il personale neo assunto, sì alla valorizzazione dell’ospedale di Sondalo - che mantiene la struttura complessa di Neurochirurgia - e anche alla realizzazione del Pot di Morbegno e alla tutela del punto nascite di Chiavenna.
Un incontro proficuo quello di ieri a Milano tra il presidente del consiglio di rappresentanza Alcide Moltenie l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, alla presenza del sottosegretario alla presidenza con delega alla montagna Ugo Parolo, che ha portato alla condivisione di un pacchetto di misure per la valorizzazione della sanità di montagna che andrà lunedì in giunta per l’approvazione.
Il complesso lavoro di sintesi delle esigenze dell’intero territorio compiuto dai rappresentanti dei sindaci e dei sindacati concretizzatosi nel documento presentato ieri all’assessore ha dunque pagato, a dimostrazione del fatto che, come rimarcato pressoché da tutti i protagonisti di quel lavoro (Elio Moretti, Franco Spada, Massimiliano Franchetti e Giocondo Cerri, Marco Contessa e Vittorio Giumelli) il sistema della rappresentanza istituzionale, di una voce unitaria funziona ed è vincente.
Il documento redatto dagli organismi istituzionali dei sindaci e da Cgil, Cisl e Uil inquadra prima il contesto di montagna entro cui necessariamente devono inserirsi i servizi socio sanitari assistenziali - non solo ospedalieri - e poi chiede un rafforzamento dell’assistenza territoriale anche in virtù della cronicità crescente in una popolazione sempre più vecchia, l’erogazione di prestazioni ambulatoriali in tempi certi e su tutto il territorio, per entrare infine nel merito delle questioni più scottanti in fatto di rete ospedaliera. E quindi sottolinea la contrarietà allo sdoppiamento della Neurochirurgia tra Sondrio e Sondalo, la necessità di avere personale medico interno (non di Areu) nel Punto di primo intervento di Morbegno, l’inopportunità di concentrare tutta la riabilitazione cardiologia a Sondalo e la necessità di mantenere il punto nascite di Chiavenna «fornendo prestazioni di qualità con un protocollo innovativo».
La risposta dell’assessore Gallera non si è fatta attendere. Nel pacchetto di misure che presenterà lunedì in giunta sono infatti contemplati pressoché tutti i punti sollevati. A Sondalo rimarranno la struttura complessa e la struttura semplice di Neurochirurgia con le funzioni attuali. «Per rafforzarne la vocazione riabilitativa - spiega Gallera - confermiamo il trasferimento della struttura complessa di Riabilitazione da Sondrio a Sondalo, con l’obiettivo di creare a Sondalo un Polo riabilitativo. È in corso di definizione anche un protocollo d’intesa con l’ospedale Niguarda di Milano per il trattamento riabilitativo a Sondalo di pazienti affetti da malattie reumatologiche». Valorizzazione di Sondalo, la Regione non rinuncia alla Neurochirurgia a Sondrio: «Nell’intento di garantire un presidio sull’emergenza e urgenza anche nella Media Bassa Valtellina e in Valchiavenna sarà istituita una struttura semplice dedicata all’emergenza, senza che ciò comporti un impoverimento delle attività di Sondalo».
Sul punto nascite di Chiavenna, l’assessore conferma la posizione di tutela per la quale ha presentato al Ministero un progetto tuttora in fase di valutazione. Conferma anche per la realizzazione del Pot di Morbegno «che in attuazione della riforma sanitaria darà risposte alla presa in cura dei pazienti cronici», Gallera assicura la presenza di personale medico interno per il Punto di primo intervento. «L’impegno della Regione per la sanità di montagna è sempre stato alto e con queste misure lo dimostreremo concretamente» .
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