
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 10 Aprile 2019
Sarà tolleranza zero per il gioco d’azzardo
«Regole da rispettare»
Morbegno, giro di vite in città sulle slot machine mentre è in arrivo l’ordinanza per il taglio degli orari. L’assessore Moretto: «Una seria presa di posizione».
Giro di vite sulle slot machine: a Morbegno arriva il regolamento per controllare il gioco d’azzardo, che precede l’ordinanza sindacale sul taglio sugli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco con vincita in denaro. Il documento è stato illustrato nell’ultima commissione consiliare dall’assessore ai Servizi sociali Lidia Moretto, che ha precisato come il regolamento sia frutto di «un lavoro partito fra il 2015 e ripreso nel 2017 con un gruppo di Comuni, Provincia, Cm, relativi Ufficio di Piano e Ats che hanno partecipato con noi al bando regionale “Insieme contro l’azzardo”. Moretto ha ripreso anche i dati sul tema forniti dall’Agenzia delle dogane «dove si dimostra che la Lombardia è la seconda regione di Italia nella classifica di spesa pro capite per l’azzardo e la provincia di Sondrio ha una spesa pro capite ancora più alta della media regionale».
Rispetto ai numeri del 2018, il Sert provinciale ha accolto 66 persone di cui 50 maschi e 16 femmine, di cui il 50% ha chiesto la presa in carico congiunta con altri servizi che riguardano salute mentale, tutela di minori e il servizio di base, mentre nel Sert di Morbegno sono state seguite 29 persone (19 maschi e 10 femmine) con un’età media di 50 anni «e questi sono solamente una parte piccolissima della realtà - ancora Moretto -, perché c’è un dato sommerso alto di chi non accede ai nostri servizi. A fronte di questa situazione abbiamo ritenuto importante una seria presa di posizione con questo regolamento comunale».
Dopo il regolamento toccherà all’ordinanza del sindaco che potrà intervenire «sugli orari in cui il gioco è consentito, con la facoltà di una riduzione sino a 6 ore giornaliere», ha precisato l’assessore al Commercio, Annalisa Perlini. Sul punto dalla minoranza Roberto Barri ha ringraziato per «l’importanza di focalizzare l’attenzione su una problematica rilevante, poi però nel regolamento ci sono questioni da sistemare: andrebbero inserite nella lista delle tipologie vietate le sale bingo, che in futuro potrebbero essere una fattispecie presente a Morbegno. Oppure si dovrebbe riguardare il punto relativo ai giochi proibiti».
Il provvedimento affronta il disturbo da gioco d’azzardo come un problema sanitario e sociale e si prefigge l’obiettivo di garantire che la diffusione del gioco nel territorio avvenga riducendo gli effetti pregiudizievoli per la salute pubblica, per il risparmio familiare, per la serenità domestica, ponendo particolare interesse ai minori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA