
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 22 Febbraio 2025
Sondrio: «Un mammografo 3D per l’ospedale», lanciata la raccolta fondi
La raccolta fondi lanciata da Cancro primo aiuto. Sono state donate anche quattro carrozzine Trioway. «La nostra una realtà che lancia e porta avanti le idee»
Sondrio
Giornata memorabile, ieri, per Cancro primo aiuto e per il suo amministratore delegato Flavio Ferrari, protagonista di una conferenza stampa nell’aula magna della direzione generale di Asst Valtellina e Alto Lario al triplice scopo di lanciare una raccolta fondi per l’acquisto di un nuovo mammografo 3D per l’ospedale di Sondrio, di presentare la donazione di quattro carrozzine Trioway destinate ai reparti di Neurologia di Sondrio e di Riabilitazione di Sondalo, e di ricevere la targa da Asst a titolo di ringraziamento per la vicinanza alle realtà ospedaliere locali in questi 31 anni di attività.

(Foto di Luca Gianatti)
Aperto un conto
Al fianco di Ferrari, in conferenza stampa, Ida Ramponi, direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario, e Giuditta Giussani, neurologa di Sondrio, che sono intervenuti davanti ad una fplatea formata non solo da giornalisti, ma anche dalla direzione strategica di Asst, e da tanti supporter di Cancro primo aiuto, fra cui la bormina Barbara Zulian, gli imprenditori Michele Rigamonti e Fabio Bresesti, la presidente di “Insieme per vincere”, Daniela Gurini, il presidente della Croce Rossa di Sondrio, Nino Negri, di quella di Morbegno, Enrico Muttoni, e molte altri ancora.
«La nostra è una realtà proattiva - ha detto Ferrari -, che lancia le idee, ma che le porta anche avanti. Allora, già sei mesi fa, quando la direzione aziendale non era questa, avevamo notato l’assenza in ospedale a Sondrio di un mammografo di ultima generazione, un 3D, che è stato introdotto a Sondalo pochi anni fa. Secondo noi è molto importante che anche le donne di Sondrio e che fanno riferimento a questo polo ospedaliero possano sottoporsi a mammografie ad alta definizione, capaci di garantire diagnosi precoci di eventuali forme tumorali e lanciamo di comune accordo con Asst, una campagna di raccolta fondi fra enti, associazioni, cittadini.

(Foto di Luca Gianatti)
Abbiamo aperto un conto corrente ad hoc sulla banca di casa, la nostra banca, la Popolare Sondrio, che spero rimanga tale ancora per parecchio tempo, e vi abbiamo depositato i primi diecimila euro che ci sono stati donati. Pensate da chi? Proprio dalla Banca Popolare Una donazione al sodalizio, non finalizzata a questa causa, ma che noi abbiamo pensato di girare immediatamente su questo conto corrente, perché ci sembra giusto che soldi che arrivano da questo territorio vi restino anche».
Così, sul conto corrente aperto sulla Bps con Iban IT97O0569611000000016246 X47, c’è già una base su cui costruire e «ogni mattoncino è importante - dice Ferrari -. Un euro a persona farebbe già una grande differenza, tenuto conto che parliamo di una strumentazione dal costo di circa 200mila euro. Ben riposti, però: è uno strumento capace di aumentare la sensibilità diagnostica rispetto al mammografo tradizionale 2D. Esperti nel settore ci hanno spiegato che grazie alla tomosintesi 3D, si arriva ad individuare fino a quattro tumori ulteriori ogni mille donne che si studiano rispetto a quanto accade con gli strumenti tradizionali. Per questo noi vogliamo dare alle donne della nostra provincia, a tutte, questa opportunità».
Il ringraziamento
Dalla direzione generale di Asst è, quindi, giunto il ringraziamento a Ferrari e a Cancro primo aiuto «per quanto fatto in questi anni per i nostri ospedali, per le carrozzine donate e per questa nuova raccolta fondi - ha detto Ida Ramponi, neo direttore generale dell’azienda - anche se voglio precisare che l’attività di screening attuale è già condotta in modo eccellente. Ben venga, tuttavia, una nuova dotazione strumentale che ci permette di ammodernare di continuo il parco macchine, cosa di fondamentale importanza».
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