Talamona ricorda le vittime del Covid

Talamona

Con forte emozione e partecipata commozione la comunità di Talamona, con in prima fila l’intero Consiglio comunale guidato dal sindaco Davide Menegola, ha ricordato le tante vittime del periodo buio del Covid. «Ho introdotto il momento di preghiera collettiva per ricordare le persone che purtroppo cinque anni fa, in tempi rapidissimi, caddero vittime della terribile pandemia da Covid 19 che, proprio come un fulmine a ciel sereno, si è abbattuta su di noi; un’emergenza sanitaria che ha letteralmente e profondamente sconvolto e stravolto le nostre vite», ha detto la docente Cinzia Spini, da anni presentatrice ufficiale della locale formazione corale a cui si deve l’iniziativa. Il ritrovarsi, nella grande e bella chiesa parrocchiale, a celebrare il primo quinquennio da quei tragici eventi - che hanno colpito pesantemente molte famiglie di Talamona e di altri paesi, flagellando pressoché l’intera umanità - ha assunto un significato particolarmente rilevante, un’espressione concreta di solidarietà e di fratellanza, valori inestimabili che caratterizzano e hanno reso ancora più civile ed umana la comunità talamonese.

«In questa triste ed impegnativa circostanza - ha sottolineato ancora Spini -, in un sacro rispettoso silenzio facilitante il raccoglimento empatico, tutti sono stati sollecitati a sostare e a connettersi a livello emotivo con i propri cari che se ne sono andati ma, come recita un celeberrimo verso di Sant’Agostino, “… non sono più dove erano ma sono dovunque noi siamo”! Con tale fiducioso rassicurante messaggio, in linea con il giubileo della speranza e con l’impegno di fare nostra la cura, la dedizione dei legami e delle relazioni - uno dei fondamenti incarnati e tramandati dall’amatissimo Papa Francesco - ci si è apprestati a partecipare alla Santa Messa».

Al termine della funzione religiosa, sono stati rivolti sentiti e doverosi ringraziamenti alle autorità civili e religiose che, con rispetto e calore umano, hanno accolto favorevolmente la proposta del momento celebrativo e si sono attivati per consentirne la realizzazione; in particolare un grazie di cuore i promotori lo hanno rivolto ai sacerdoti, Don Sergio e Don Remigio per la Messa solenne, al Coro Valtellina per aver accompagnato l’austera cerimonia e ai numerosi fedeli presenti. «A posteriori, a distanza di anni - ha concluso la dinamica insegnante - l’intera Talamona dice ancora grazie alle diverse persone afferenti a Soggetti Pubblici e Privati - al personale socio- sanitario, agli operatori della Protezione Civile e del Gruppo degli Alpini, ai tantissimi volontari, a tutti coloro che, con attenzione e sensibilità, spirito solidale e responsabile, in quegli interminabili giorni bui, si sono prodigati per esprimere vicinanza, per offrire aiuti concreti ai bisognosi e cercare di portare un po’ di luce nella grande sofferenza». In conclusione la presentatrice del Coro Valtellina si è congedata dall’assemblea con un invito: «Anziché pensare al vuoto – innegabile, tangibile, reale, doloroso - lasciato da chi adesso non è più tra noi, dobbiamo dare largo spazio al flusso gioioso dei numerosissimi ricordi, dei bei momenti trascorsi insieme, così, ogni volta, avremo la piacevole sensazione di prendere parte ad incontri vivi…».

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