
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 07 Agosto 2016
«Alta scuola di montagna al San Lorenzo»
Secondo l’architetto sondriese Stefanelli la vendita del convento rappresenta l’occasione giusta per aprire un dibattito sul suo utilizzo futuro.
Sondrio
«Perché non pensare ad una funzione legata all’economia locale, avviando così quel processo, tante volte sbandierato della new green economy. Economia nuova che potrebbe sopperire alla crisi industriale avvenuta in questi ultimi anni, specialmente nelle aree come la nostra, totalmente estranee ai grandi flussi commerciali, pensando all’istituzione, ad esempio, di una scuola di alta specializzazione per la cultura alpina, con particolare indirizzo nel settore vitivinicolo e agrario di tipo biologico e con il recupero di una meravigliosa superficie esterna (circa un ettaro) che permetterebbe di svolgere direttamente all’interno del campus molte delle attività applicative».
È questa la proposta lanciata da Piercarlo Stefanelli, architetto, già assessore all’Urbanistica del Comune di Sondrio. «Una scuola di questo tipo - prosegue - oltre che ad essere unica in Lombardia potrebbe funzionare da attrattore per giovani studenti da tutta Italia oltre che europei, asiatici, statunitensi, sud americani, australiani, neozelandesi, cinesi o sudafricani, a specializzarsi nella coltivazione della vite e sulla lavorazione del vino, specialmente in territori difficili come il nostro, naturalmente pensando anche al supporto tecnico culturale della Fondazione Fojanini e dello stesso Politec».
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