
Non soltanto il numero di telefono attivato dall’Asst (Azienda socio-sanitaria territoriale) di Valtellina e Alto Lario è letteralmente rovente visto l’altissimo numero di persone che cercano di prendere la linea e di prenotare il loro turno per la vaccinazione, ma anche gli studi dei pediatri di famiglia di Valtellina e Valchiavenna vedono un grande afflusso di genitori che vogliono chiedere informazioni.
«Arriva un numero abbastanza elevato di genitori - spiega Nella Mezzabotta, pediatra e medico sentinella di Influnet - a chiedere informazioni. Io e i miei colleghi, ovviamente, diciamo ai genitori che fanno bene ed è giusto che vaccinino i loro figli non soltanto contro la meningite, ma anche per quanto riguarda tutti i vaccini “a chiamata”».
Il problema, però, è legato al fatto che, a parte i consigli sulla bontà della scelta di sottoporre i bambini al vaccino, i pediatri si sentono con le mani legate vista la mancanza e, a volte, anche la confusione, delle informazioni sin qui giunte relativamente alle tempistiche e alle modalità di somministrazione del vaccino stesso.
«Non ci è giunta alcuna comunicazione - precisa Mezzabotta - da Ats o da Asst e quello che sappiamo lo sappiamo dai giornali».
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