Cosa succede dopo il 4 maggio
Tanti dubbi sulle seconde case

I limiti entro i quali saranno possibili gli spostamenti Sì all’attività fisica

Tanti dubbi e poche certezze dopo la presentazione della bozza di Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri da parte del presidente Giuseppe Conte domenica sera. Sono molte le domande che anche valtellinesi e valchiavennaschi si stanno ponendo in queste ore e in attesa di chiarimenti da parte dei Governo (saranno pubblicate a breve le risposte alle “faq” più frequenti) ci si scatena sui social network alla ricerca di una soluzione ai propri dubbi.

La maggior parte di questi riguardano gli spostamenti. Come già durante il lockdown, dopo il 4 maggio ci si potrà continuare a muovere da casa solo per comprovate esigenze di salute, lavoro o necessità. A queste motivazioni, il nuovo Dpcm aggiunge un’altra possibilità: andare a trovare i congiunti che si trovano nella propria regione. E qui sorgono i primi dubbi sul termine congiunti, chiarito però nella giornata di ieri dal Governo: per congiunti si intendono «parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili».

Quindi, da lunedì prossimo si potrà andare a visitare non solo genitori, figli, nonni, nipoti e consanguinei o persone a cui si è legati giuridicamente, ma qualsiasi persona alla quale si sia legati da una relazione affettiva stabile. E se questo dubbio è già stato fugato, restano perplessità quando si parla della possibilità di svolgere, nel rispetto delle distanze di sicurezza, «individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva e motoria».

Se con questa formula s’intende, come sembrerebbe, qualsiasi tipo di camminata (ma anche andare in bicicletta o con i pattini, per intenderci), ciò significa che ognuno potrà passeggiare in esterno dove crede e per tutto il tempo che vuole, al di là di ogni comprovata esigenza. In caso di controllo, potrebbe essere sufficiente giustificarsi dicendo che si sta svolgendo attività motoria.

E ancora, ci si potrà muovere più liberamente (sempre in ambito regionale, è ovvio) per effettuare acquisti di ogni genere? Facciamo un esempio pratico: dalla prossima settimana potranno riaprire ristoranti e pizzerie per offrire il servizio d’asporto. Chi vorrà usufruirne potrà spostarsi dal proprio ad un altro Comune per gustarsi la pizza o la pastasciutta preferita? Sarà valida questa come motivazione da indicare nell’autocertificazione nel caso si venga fermati per un controllo?

Ma la domanda che spopola sui social da ieri, soprattutto sulle pagine dedicate alle località di villeggiatura della provincia di Sondrio, riguarda la possibilità o meno di raggiungere le seconde case.

E su questo punto, allo stato attuale, è davvero difficile dare una risposta. Infatti, tra le novità previste nel Dpcm in vigore dal prossimo 4 maggio c’è la facoltà “in ogni caso” di fare ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. Se le prime due ipotesi sono ben definite, la terza lascia spazio a diverse interpretazioni. Cosa s’intende per abitazione? Possono essere comprese nella definizione le seconde case o altri stabili di proprietà? Al momento è impossibile dirlo con certezza, serviranno risposte precise da parte del prefetto in merito.

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