“Digitale facile”: il progetto delle Acli
di Sondrio per l’accesso al web

Sondrio

Competenze digitali per aiutare le fasce più vulnerabili e meno avvezze all’uso delle nuove tecnologie, dagli anziani agli stranieri, perché nessuno debba più sentirsi escluso dai propri diritti. Si chiama “Digitale facile” il progetto lanciato dalle Acli provinciali di Sondrio, nel capoluogo e in altri sei realtà locali, per favorire un uso consapevole, sicuro e autonomo delle tecnologie digitali, migliorando l’accesso e l’utilizzo dei servizi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione.

«Perché in un mondo sempre più interconnesso, le competenze digitali sono diventate una necessità per poter partecipare attivamente alla vita sociale, economica e istituzionale», dicono pressoché all’unisono Bruno Di Giacomo Russo, presidente provinciale Acli, e Daniela Contestabile, vice presidente provinciale e presidente del circolo di Sondrio. «Molte persone, specialmente quelle di età più avanzata o che vivono in contesti sociali e culturali più fragili, si trovano ancora in difficoltà nell’accesso ai servizi digitali. A partire dall’attivazione e dall’uso dello Spid». E “Digitale facile” nasce proprio per colmare questa distanza.

A disposizione degli utenti ci sono una postazione e il supporto di un “facilitatore digitale” certificato, a disposizione della cittadinanza (anche da remoto) per insegnare come utilizzare al meglio gli strumenti digitali, con particolare riferimento ai servizi online della pubblica amministrazione, come la gestione della propria identità digitale, la richiesta di certificati o del passaporto, la consultazione di documenti ufficiali, e l’accesso a servizi sanitari, fiscali e previdenziali.

«Fin dal 2020 abbiamo deciso di metterci in gioco, convinti che la lettura dei bisogni e l’aiuto alle persone fosse la priorità del nostro lavoro - sottolinea Di Giacomo Russo -. Questa è la nostra vocazione. Sono tante le attività che abbiamo messo in campo, la novità di questo servizio è che va incontro ai bisogni moderni emergenti in modo trasversale. Dobbiamo fare in modo che le persone non siano escluse rispetto ad un diritto».

Molte le ragioni per cui le persone hanno bisogno di accedere ai servizi digitali, anche le domande per i concorsi pubblici o la richiesta di alloggi popolari, così come il recesso dal canone Rai per le persone anziane meno abbienti, e molte le difficoltà per chi non è abituato a farlo. «Tanti accessi che per noi risultano facili, per qualcuno rappresentano un handicap – ancora il presidente provinciale delle Acli – e questo non deve succedere». «Il nostro intento - aggiunge Contestabile - è riuscire ad integrare le diverse attività per fornire un aiuto che sia il più completo possibile e che copra i tanti bisogni nuovi che emergono di giorno in giorno».

I sei sportelli presenti sul territorio provinciale sono attivi da febbraio e hanno già registrato duecento accessi. La platea che si rivolge al servizio Acli è variegata pur con una preponderanza di persone anziane e di stranieri. Tra loro anche Fabio, 68 anni, da tempo tesserato Acli – ma il servizio è aperto a tutti – che aveva bisogno dello Spid. «Me l’hanno attivato – racconta – e mi hanno insegnato ad usarlo. Così potrò provare ad arrangiarmi anche con il computer a casa». Nel dubbio comunque - «e sono tanti coloro che hanno paura di sbagliare», dice Contestabile - la domanda per la pensione se l’è fatta compilare dal personale delle Acli a Sondrio.

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