Furti in casa ad Albosaggia. Il sindaco: «Rafforzare collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine»

Due abitazioni ad Albosaggia sono state svaligiate mentre i proprietari erano assenti. I ladri hanno forzato gli ingressi e messo a soqquadro le stanze in cerca di denaro e oggetti preziosi. Il bottino, secondo le prime stime, ammonta a meno di 5mila euro, ma tra gli oggetti rubati vi sono gioielli dal forte valore affettivo.

Albosaggia

I ladri sono entrati in azione con il favore delle tenebre e quando hanno colpito, per fortuna, nelle abitazioni prese di mira erano assenti i proprietari, chi a cena da amici e chi impegnato in attività fisica serale in una palestra della zona.

Ma quando i padroni di casa sono rientrati, per loro un’amara sorpresa: si sono trovati le camere degli alloggi completamente sottosopra. Cassetti delle camere da letto rivoltati, ante degli armadi aperte, materassi spostati: tutti movimenti classici dei topi d’appartamento alla ricerca di denaro e oggetti di valore.

I ladri hanno violato le proprietà private dopo avere forzato i serramenti al piano terra e di piani rialzati di due abitazioni situate nel territorio comunale di Albosaggia. Poi, pieni di rabbia per quanto accaduto in loro assenza, hanno dato l’allarme ai carabinieri della Compagnia di Sondrio, guidata dal maggiore Marco Issenmann, che ha mandato sul posto per avviare le prime indagini una pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile, anche alla ricerca di eventuali impronte utili all’individuazione dei responsabili.

Poi, ovviamente, si lavorerà anche sulla visione di eventuali immagini “catturate” dalle telecamere dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona che potrebbero avere filmato auto sospette, oppure addirittura i ladri. I proprietari degli immobili che hanno ricevuto la sgradita visita hanno nel frattempo presentato regolare denuncia in caserma.

Il bottino, in oggetti d’oro e denaro contante, in questo caso è stato di modesta entità, ossia non supera complessivamente i 5mila euro, secondo le prime stime dei danneggiati. Ma la cosa di maggiore valore sottratta è rappresentata da quei piccoli oggetti d’oro che richiamano dei ricordi particolari per chi li ha ricevuti in dono e ora ne è stato privato.

«In un contesto sociale che si fonda sul rispetto della dignità e della sicurezza delle persone - afferma Graziano Murada, sindaco di Albosaggia - i furti nelle abitazioni private rappresentano un vile attentato alla serenità collettiva. Tali atti, oltre a ledere beni materiali, ’violentano’ la sacralità degli spazi privati, causando traumi profondi alle vittime e minando la fiducia dell’intera comunità».

E il primo cittadino del paese orobico, alle porte del capoluogo valtellinese, aggiunge: «Esprimo la più ferma condanna verso questi gesti ignobili. E’ indispensabile rafforzare la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine, promuovendo una vigilanza e una denuncia tempestive, per isolare al più presto chi agisce nell’illegalità». Infine Murada, che ha appreso i la notizia delle case svaligiate mentre si trovava come tutti i giorni al lavoro in Municipio, intende «esprimere sincera solidarietà alle famiglie colpite. La comunità unita rappresenta l’antidoto più potente alla criminalità, micro o macro che essa sia, per combatterla e vincerla, offrendo la massima collaborazione a polizia e carabinieri impegnati, ogni giorno, per cercare di garantire al meglio la sicurezza dell’intera popolazione di Albosaggia e di tutta la Valtellina».

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