
Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 05 Agosto 2017
I reati sono in calo: «Ma non possiamo
fermarci adesso»
L’analisi del questore di Sondrio, Gerardo Acquaviva, alla presentazione dell’opuscolo sulla carta dei servizi: «Anche questo avvicina cittadini e istituzioni».
Trasparenza della pubblica amministrazione. Se ne parla spesso, soprattutto per indicare il diritto del cittadino di conoscere e verificare il buon funzionamento delle istituzioni. Con la carta dei servizi la Polizia di Stato è andata oltre, fornendo ai cittadini non solo tutte le informazioni sugli uffici delle questure, ma anche l’elenco completo e dettagliato dei sevizi che la Polizia è in grado di offrire.
È intervenuto anche il questore Gerardo Acquaviva, ieri mattina, alla conferenza stampa in cui la carta (un opuscolo tascabile di 60 pagine) è stata presentata ufficialmente al pubblico valtellinese. «La prima copia l’abbiamo consegnata al capo della Polizia Franco Gabrielli che in occasione delle celebrazioni per il trentennale dall’alluvione dell’87 ha voluto onorarci della sua presenza - ha detto -. La carta è molto importante perché avvicina ulteriormente l’amministrazione ai cittadini. È stata redatta sia in formato cartaceo che digitale - ancora il questore di Sondrio - e la si trova sul sito www.poliziadistato.it. L’attività amministrativa rappresenta circa il 50 per cento dell’attività svolta dalla questura, mente l’altro 50 per cento è rappresentato dal lavoro operativo di repressione dei reati».
A proposito, la buona notizia è che sono in calo: meno 16 per cento in provincia negli ultimi dodici mesi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E diminuiscono anche i furti in casa: da 337 di passa a 198, meno 40 per cento. Così come le rapine, per lo più improprie, che scendono da 18 a 8.
«Ma non possiamo ritenerci ancora soddisfatti. Anzi, incrementiamo i controlli - assicura il questore -, perché chi ha subìto un furto non trova molta consolazione nel fatto che statisticamente i casi sono diminuiti. Dopo tanto tempo stanno diminuendo anche le frodi informatiche, grazie anche a tutte le campagne di informazione che vengono effettuate. Si registra invece un leggero aumento dei furti negli esercizi commerciali, ma le cifre restano comunque molto basse. La situazione, in definitiva, è decisamente sotto controllo».
Il numero uno della Polizia però non si accontenta. «Questi dati vanno mantenuti - dice -. Il nostro impegno deve essere totale». Per un’attività ampia ed estremamente variegata serve un’organizzazione articolata e complessa. Non è un caso che Acquaviva ieri abbia voluto con sé i dirigenti e i rappresentanti dei vari uffici che concorrono a formare la Polizia di Stato in provincia di Sondrio.
Per la polizia postale c’era Walter Fumasoni, mentre a Faustino Bertolini fa capo l’ufficio immigrazione. Se il primo ufficio si occupa, tra l’altro, di reati come la pedo-pornografia in rete, i furti d’identità online e le frodi telematiche, il secondo ha la responsabilità di analizzare le pratiche relative a chi arriva da uno stato estero. E non sono pochi: attualmente in Valtellina ci sono 820 profughi e 9mila immigrati con regolare permesso di soggiorno.
Matteo Berna Nasca è il dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e Soccorso pubblico da cui dipendono, solo per citare le sezioni più note, la Volante e il poliziotto di quartiere. Il sostituto commissario Giuseppe Leo dirige l’Ufficio passaporti. Anna Matarazzo invece comanda l’Ufficio di gabinetto, quello che gestisce tra l’altro l’ordine pubblico e e indirizza il pubblico in caso di richiesta di permessi. Il primo dirigente Emilio Pellerano sovrintende alla divisione dell’anticrimine. Vanno aggiunte la Polizia di frontiera e la Stradale, comandate rispettivamente da Ignazio di Paola e da Roberto Del Maffeo.
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