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per l’Ucraina
Offerte a messa

SolidarietàDon Bricola: «Grande generosità di tutti Ora aiuteremo chi arriva insieme a Cri, Caritas e Acli Mobilitato il Cav per i bambini e il Pio XII per la scuola»

«Anche in questa occasione colgo davvero tanta sensibilità da parte dei parrocchiani di Sondrio. È un bel segno e un’importante testimonianza di carità fraterna». Di fronte al dramma che sta coinvolgendo la popolazione ucraina, i fedeli del capoluogo hanno volentieri risposto all’appello dell’arciprete don Christian Bricola. E la generosità, per l’appunto, non è mancata.

Domenica, infatti, alle messe domenicali in tutte le chiese sono state raccolte offerte da destinare alle attività di assistenza promosse dalla rete Caritas tanto sul territorio nazionale, quanto nei Paesi coinvolti – Ucraina in primis – a livello di guerra e accoglienza profughi.

Donazione di 5mila euro

«Non so ancora quantificare con esattezza quanti soldi abbiamo raccolto, ma di sicuro davvero in molti hanno scelto di contribuire con generosità». Oltre a questa colletta straordinaria, la Comunità pastorale di Sondrio ha già fatto anche «una donazione di 5.000 euro alla Caritas diocesana. Con le offerte raccolte alle messe domenicali provvederemo anche alle necessità che da qui ai prossimi giorni emergeranno sul territorio», prosegue l’arciprete.

La parrocchia del capoluogo, infatti, si è subito resa disponibile in aiuto ai profughi giunti a Sondrio. «Si tratta chiaramente di un complesso lavoro di coordinamento che coinvolge pure la nostra Comunità pastorale. Ora bisogna vedere cosa è possibile fare, in accordo con gli altri gruppi». Concretamente, «ho già sentito la Croce Rossa per la disponibilità e per coordinarsi insieme a livello pratico. La presidente Giuliana Gualteroni a breve dovrebbe incontrare il nuovo prefetto, così da poter poi mettersi subito al lavoro», conferma don Bricola.

Rete di collaborazione

In pochissimo tempo, tra l’altro, si è attivata una rete di collaborazione tra la parrocchia e le associazioni di volontariato di ispirazione cattolica di Sondrio. «Di recente – prosegue – mi hanno chiamato le Acli e mi hanno detto di poter contare pure su di loro per qualsiasi necessità legata al mondo del lavoro. Ma non solo: il Centro di aiuto alla vita si è reso disponibile a contribuire con pappe, pannolini e abbigliamento per i bambini, così come la San Vincenzo è pronta per garantire il vestiario ai profughi».

Anche l’Istituto paritario del Pio XII di via Carducci «mi ha contattato per dare disponibilità per la scuola». Insomma, «la collaborazione non manca ed è davvero un ottimo segnale», afferma ancora don Christian.

In Collegiata, alla messa delle Ceneri lo scorso mercoledì era presente una famiglia ucraina da poco arrivata a Sondrio con due bambini, di 2 e di 4 anni, aiutata dalla parrocchia. «Sono voluti venire a ringraziare innanzitutto il Signore e, poi, anche la comunità per l’aiuto. Oltre a loro, so che in questi giorni sono arrivate in città altre mamme assieme ai figli».

Don Christian, poi, è in contatto con il pope di Sondrio, padre Karpus Oleh, della comunità ortodossa della chiesa degli Angeli Custodi. «È una persona molto riservata: naturalmente è parecchio preoccupato per la sua gente, innanzitutto, e per la sua famiglia, avendo un figlio in Ucraina».

Da entrambi i religiosi arriva «l’invito, naturalmente, a continuare a pregare: in questo momento è ciò che dobbiamo fare noi cristiani, chiedendo il dono della pace e la fine della guerra». E si tratta proprio un aspetto fondamentale e imprescindibile: del resto, in Quaresima «da sempre la Chiesa ci propone tre parole per convertirci e ritornare al Signore con tutto il cuore: elemosina, preghiera e digiuno. A maggior ragione, alla luce del tempo presente, diventano ancora più importanti», conclude don Bricola.

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