
Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 05 Gennaio 2017
Il piatto di accoglienza e integrazione
Volantino della Caritas parrocchiale per aiutare le famiglie senza soldi a mandare i bimbi a mensa. Nelle chiese durante le messe sarà collocato un raccoglitore dove depositare le offerte a sostegno della proposta.
Il servizio di ristorazione scolastica offerto in città a quanti frequentano a tempo pieno le scuole dell’infanzia e primarie non è solo un’opportunità di conciliazione tra famiglia e lavoro o di sperimentare pratiche alimentari sane.
Spesso l’occasione del pranzo condiviso con i compagni diventa per i bambini un’opportunità per approfondire le relazioni e per quelli di origine straniera vera e propria possibilità d’integrazione.
In base all’Isee della famiglia, il costo dei singoli pasti, suddiviso in nove fasce, parte da 4,91 euro fino a scendere a 53 centesimi. Eppure ci sono famiglie che non hanno la possibilità di spendere 2,65 euro a settimana, o pur avendola scelgono di fare economia - perché ogni minima spesa grava sul bilancio famigliare - e preferiscono far pranzare i propri figli a casa.
Constatando questa situazione, la Caritas parrocchiale ha proposto al Consiglio pastorale di riflettere sul tema, suggerendo l’iniziativa chiamata “Il piatto dell’accoglienza e dell’integrazione”.
«Siamo venuti a conoscenza che alcuni bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria non si fermano alla mensa scolastica perché i genitori non possono pagare la retta - si legge su un volantino diffuso nelle chiese della città -. Per questo, in collaborazione con servizi sociali del Comune e dirigenti scolastici di Sondrio, abbiamo pensato di farci carico della situazione: a loro il compito di proporre le iniziative dei genitori, valutare le richieste e trasmettere alla parrocchia la quota mensile da pagare».
Concretamente, da questo mese, durante le messe della domenica e anche in occasione di quelle feriali sarà collocato nelle chiese un raccoglitore a forma di piatto, nel quale potranno essere depositate le offerte per contribuire all’iniziativa.
«Lo proponiamo - si legge sempre nel volantino illustrativo - sapendo che è importantissimo per le persone condividere il pranzo: è una strada che facilita il dialogo e l’integrazione». L’iniziativa vuole essere un modo per continuare l’attenzione alle opere di misericordia vissute durante il Giubileo. In occasione dell’Anno santo, infatti, nelle chiese della città si era sperimentata un’altra iniziativa, quella alla vita nascente, con il sostegno al Progetto Gemma proposto dal Centro di Aiuto alla Vita.
Sostegno all’infanzia
I fedeli a partire dal gennaio dello scorso anno hanno avuto la possibilità di lasciare un’offerta in una piccola culla esposta nelle chiese durante le celebrazioni festive e in occasione dei “Mercoledì della Misericordia” nella collegiata dei Santi Gervasio e Protasio.
I fondi raccolti hanno permesso di aiutare a nascere sei bambini. L’adozione di questi, secondo il Progetto Gemma, permette ai genitori il riconosciuto di un sostegno di quasi 3 mila euro per un anno e mezzo: da sei mesi prima della nascita del bambino e per il primo anno di vita. Se i problemi persistono, la famiglia viene accompagnata con altri strumenti di sostegno anche quando il bambino cresce.
Ora, l’iniziativa di sostegno alle famiglie che non possono pagare la retta della mensa scolastica è un segno che «la misericordia - conclude il volantino delle parrocchie - continua con un’altra opera di attenzione alle persone della nostra città».
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