Mascherine e pass,
si allentano le regole

Da aprile addio certificazione all’aperto e a quella rafforzata obbligatoria per gli over 50 sul lavoro Da maggio niente limitazioni per locali e attività al chiuso e cadono anche le norme sulle protezioni individuali

Vaccini, mascherine, Green pass, il Governo ha varato ieri il decreto che traccia le nuove regole a partire dalla fine dello stato di emergenza, che scadrà il 31 marzo. Una roadmap per l’uscita, dopo oltre due anni, dal tunnel del Covid.

Innanzitutto dal primo aprile si chiude l’operato del Cts e del commissario straordinario, anche se fino a fine anno ci sarà un organismo al ministero della Salute con lo scopo di gestire il momento di transizione e il completamento della campagna vaccinale, mentre viene superato il sistema a colori delle regioni, quindi addio a bianco, giallo, arancione e rosso anche se resteranno i monitoraggi, ma senza più alcun legame con le ordinanze.

Ovviamente la primavera e soprattutto l’estate sono momenti favorevoli per la riduzione dei contagi e bisognerà vedere quale sarà la situazione in autunno e se saranno necessarie o meno ulteriori misure.

La prima novità riguarda il Super Green pass per chi ha più di 50 anni che dal primo aprile non sarà più necessario per accedere al luogo di lavoro e, quindi, stop ai provvedimenti di sospensione e alle sanzioni. Resta, invece, in vigore quello base che consente, però, di avere il certificato anche semplicemente effettuando un tampone (valido 48 ore se rapido o 72 se molecolare). La misura andrà rispettata fino al 30 aprile, ultimo giorno di obbligo della certificazione verde per il lavoro.

Confermato, invece, l’obbligo per gli operatori sanitari, ospedalieri e per i dipendenti delle Rsa definiti dal ministro della Salute Roberto Speranza «la fascia che noi riteniamo essere quella più a rischio, più sensibile, perché è quella che ha più a che fare con le fragilità». Solo per loro, e non più quindi per i lavoratori di scuola, comparto sicurezza e forze dell’ordine, c’è l’obbligo di vaccino (fino al 31 dicembre). Per tutte le categorie oggi obbligate alla vaccinazione (compresi quindi gli over 50) norma valida fino al 15 giugno.

Passando, invece, all’utilizzo del Green pass, dal primo maggio sarà superato ovunque, in tutti gli ambiti di lavoro, sociali e turistici. Per i luoghi all’aperto, invece, la certificazione non servirà più dal primo aprile. Ok al caffé ai tavolini esterni del bar, come pure al pranzo, mentre per l’interno si dovrà aspettare un mese in più se non si vuole esibire il Super Green pass.

Fino al 30 aprile resta vigente il certificato su trasporti a lunga percorrenza, mense e catering, concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati, partecipazione del pubblico agli eventi sportivi che si svolgono all’aperto. In quest’ultimo caso, però, dal primo aprile decade il limite delle capienze a partire dal primo aprile: si ritornerà, quindi, al 100% di spettatori. E questo vale praticamente per tutto.

Ultimo capitolo dei nuovi provvedimenti è quello che riguarda le mascherine. Fino al 30 aprile resta confermato «l’impianto esistente, quindi le norme che sono oggi vigenti» ha spiegato il ministro. Questo significa niente mascherine all’aperto (salvo assembramenti ed eventi), obbligatorie al chiuso e restano le Ffp2 nei luoghi a rischio (dai trasporti pubblici a cinema, stadio). G. Ron.

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