Mozambico, incendio nella missione di due sacerdoti valtellinesi: avviata la raccolta fondi

La chiesa parrocchiale di San Matteo a Mirrote, in Mozambico, è stata gravemente danneggiata da un incendio. Nella missione operano due sacerdoti legati alla Valtellina: don Filippo Macchi, già canonico a Grosio, e don Angelo Innocenti, ex vicario a Talamona

Sondrio

Un incendio divampato lo scorso 30 maggio per cause accidentali ha seriamente danneggiato la chiesa parrocchiale di San Matteo, nella missione diocesana di Mirrote, in Mozambico, dove operano don Filippo Macchi, che dal 2015 al 2020 è stato canonico a Grosio, e don Angelo Innocenti, fino all’estate di due anni fa vicario parrocchiale a Talamona. L’edificio è ora privo del tetto, che dovrà essere riparato prima di dicembre, quando comincerà la stagione delle piogge.

«Dai sopralluoghi fatti con i tecnici nelle scorse settimane per valutare l’entità dei danni e capire tempi e costi della ricostruzione sono emersi elementi positivi e preoccupazioni», ha riferito al Centro missionario diocesano don Angelo, che è rientrato in Italia per una breve vacanza. «Da una parte - ha aggiunto - gli esperti hanno confermato come la struttura dell’edificio, pareti e mura portanti, siano sostanzialmente intatti e non compromesse né dal fuoco né dal calore intenso provocato dall’incendio. Dall’altro hanno però evidenziato come i mattoni siano sensibili all’acqua e con le precipitazioni intense della stagione delle piogge rischierebbero di deteriorarsi compromettendo la struttura». Ecco, allora, la necessità di procedere in fretta con i lavori.

«In questo momento - ha spiegato don Filippo - stiamo parlando con due imprese per scegliere il preventivo migliore. Si tratta comunque di cifre vicine ai 90 mila euro, che sarebbero grosse per una parrocchia in Europa, ancor di più in questo angolo di Africa. Probabilmente divideremo l’intervento in due fasi, il primo urgente per la ricostruzione del tetto, il secondo da realizzare successivamente per la sistemazione delle altre parti danneggiate».

Le comunità della diocesi di Nacala hanno già contribuito con piccole donazioni, ma importante sarà l’aiuto che giungerà dalla diocesi di Como. In tanti, già nei giorni successivi all’incendio, hanno chiesto come contribuire. Ora si è attivato l’Ufficio missionario diocesano, che raccoglie offerte attraverso il conto corrente IT23 Y056 9610 9010 0000 9015 X65, intestato “Diocesi di Como - Ufficio Missioni”, attivo nell’agenzia 1 di Como della Banca popolare di Sondrio. L’indicazione è quella di specificare la causale “Un tetto per Mirrote”.

«Sono rimasto davvero colpito nel constatare come, di fronte alle immagini della chiesa in fiamme, in tantissimi, si siano attivati per mostrare la loro vicinanza - ha affermato monsignor Alberto Pini, direttore dell’Ufficio missionario diocesano -. E mi piacerebbe tanto che le comunità della nostra diocesi, venendo a conoscere di questa raccolta fondi, possano riscoprire la dimensione missionaria di ogni battezzato e di come questa necessiti oggi nuovamente di divampare perché le nostre comunità ne hanno davvero bisogno. Un incendio si è spento, ma nuovo fuoco missionario spero possa divampare».

Dal Mozambico già sono giunti i ringraziamenti di don Filippo per «quanti si sono già mobilitati per la nostra missione e quanti lo faranno in futuro, ma credo sia importante richiamare la centralità e il protagonismo della comunità di Mirrote. Certamente sostenuta anche dalle offerte in arrivo dall’Italia, ma senza che queste sostituiscono integralmente quanto la comunità locale è chiamata a fare. Altrimenti rischieremmo di trasmettere un messaggio controproducente: l’idea che ci sia qualcuno che dall’esterno possa risolvere i problemi con un colpo di bacchetta magica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA