
Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 27 Agosto 2016
«Ora c’è bisogno di cuochi
elettricisti e idraulici»
Volontari valtellinesi in rientro da Amatrice
Quando sei convinto di avere dato tutto, di avere scritto il numero più grande dell’universo, arriva sempre qualcosa o qualcuno che somma “+1” e ti cambia la certezza. «Oggi ci sei, domani non lo sai» viene spontaneo da dire, ma vedere la macchina dei soccorsi prestare i primi aiuti a seguito di una calamità, vedere sconosciuti che vanno a soccorrere altri sconosciuti dà da pensare. E dover fronteggiare la generosità può rappresentare un ulteriore problema. Non a caso il presidente nazionale CRI, Francesco Rocca e il presidente regionale Lombardia, Antonio Arosio, ribadiscono la necessità di aspettare indicazioni in merito alle raccolte di beni di prima necessità. «La Support Unit dell’emergenza è in contatto con la Sala Operativa Nazionale – dice Giuliana Gualteroni, la presidente provinciale sondriese della Croce Rossa - e sono queste due entità le uniche a sapere di cosa necessitano i nostri terremotati»! A Sondrio è funzionante “Area 3” presso la sede della Croce Rossa alla Piastra, con presidio 24 ore su 24 di Germano Palazzin e Serafino Bombardieri. «Pronti a operare - dicono - quando richiesto da Regione Lombardia e Prefettura mettendo in moto la nostra macchina dell’emergenza. Vittorio Ortelli, il nostro responsabile provinciale (ma anche regionale) degli SMTS (Soccorsi con Mezzi Speciali e Tecniche Speciali) della Cri è andato “da subito” ad Amatrice». «Dopo oltre 20 ore di lavoro consecutive, svolte nell’area del cratere di Amatrice – hanno raccontato ieri Vittorio Ortelli e Marina Bettoni del nucleo Soccorsi con Mezzi e Tecniche Speciali Lombardia (5 operatori più un medico anestesista rianimatore) -, stiamo facendo rientro a Bresso (Milano). Abbiamo dato il nostro contributo in più ambiti: ricerca dei dispersi, operazioni di scavo a mano insieme al personale dei vigili del fuoco e delle altre forze in campo, assistenza sanitaria al personale operante sulle macerie, cure mediche alla popolazione, recupero delle salme con la constatazione dei decessi da parte del medico. Abbiamo lavorato in sinergia con operatori Smts di Liguria e Toscana; i volontari della Croce rossa hanno estratto vivo dalle macerie un uomo mercoledì, ma le persone estratte nelle ultime ore purtroppo erano tutte morte».
«Siamo in emergenza, ancora una volta – commenta Giuliana Gualteroni – Vittorio, che è un volontario Cri, è stato subito allertato ed è partito; finito il primo intervento ora sta rientrando per avvicendamento con personale per la fase successiva a quella dei soccorsi. Difficile in questi giorni comunicare con chi opera sul posto della tragedia e a tale proposito tengo a precisare che proprio per un’errata comunicazione abbiamo riferito ieri (notizia riportata ieri dal nostro giornale, nda) che la squadra di Ortelli aveva direttamente preso parte al recupero di un uomo ancora vivo. In realtà la persona in questione è stata estratta dalle macerie da un’altra squadra sempre della Smts. Resta comunque la soddisfazione di una vita salvata».
«Tornando all’impegno ad Amatrice - prosegue Gualteroni -, servono ora volontari con competenze specifiche: elettricisti, idraulici, cuochi, anche solo addetti alla logistica. Ma tutto coordinato, per evitare affollamenti che andrebbero poi gestiti. Ogni nuova emergenza significa innanzi tutto dispiacere per le brutte notizie, nello stesso tempo però ogni esperienza che è stata fatta ci ha fatto crescere “un pezzetto”, è un tassello in più che ci aiuta a essere più pronti: una macchina abbastanza collaudata, come è la Cri a livello nazionale, ma sempre migliorabile» e solo sul campo, purtroppo, è possibile farlo.
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