Pio XII centro estivo
per 60 “ piccolini”
«Aiuto alle famiglie»

Partito il 15 giugno, terminerà venerdì «Nonostante le restrizioni, è andato tutto bene»

Sondrio

Si chiama “La giostra dei colori” il centro estivo pensato – in quest’estate tanto particolare – dall’Istituto Pio XII di Sondrio e rivolto ai più piccoli, la maggior parte dei quali si trova nella fascia prescolare degli 0-6 anni. Una proposta che trae spunto da quanto già si faceva negli scorsi anni e che, vista la situazione, è stata accuratamente rivista, anzi, potenziata.

«Il centro estivo – commenta Grazia Scherini, vicepresidente della cooperativa sociale “Nicolò Rusca” che gestisce l’istituto paritario – è una consuetudine del Pio XII: mentre di solito lo proponevamo solo nel mese di luglio, quest’anno abbiamo esteso la proposta dal 15 giugno al 21 agosto». Insomma, un lavoro di più di due mesi, «cercando – prosegue Scherini – di venire quanto più incontro alle esigenze delle famiglie, un aspetto che ci sta particolarmente a cuore e che è da sempre una nostra prerogativa».

Nel corso delle diverse settimane si sono alternati – e si alterneranno, visto che fino a domani, 21 agosto, proseguirà la proposta estiva – 60 bambini per un totale di circa 160 presenze (questo perché molte famiglie hanno scelto di far vivere ai propri piccoli più settimane di centro).

«Quest’anno l’organizzazione è stata piuttosto intensa e complessa, per via delle normative da seguire e delle turnazioni da mettere in atto». Commenta così, dicendosi comunque «veramente soddisfatta di quanto fatto, grazie all’instancabile apporto di tutto il personale», Francesca Cannizzaro, rettore dell’istituto. «La nostra proposta completa prevede un orario piuttosto ampio, dalle 7.30 alle 16, suddiviso principalmente in turni da 6 ore». Il progetto, inoltre, contempla anche il momento del pranzo, «preparato dalla cucina interna – fiore all’occhiello dell’istituto – e servito in vassoi monoporzioni in aula», come evidenziato dal rettore. Sfruttando gli ampi spazi – specialmente all’esterno, ma anche al chiuso – della struttura, da parte della scuola non è mancato un grande lavoro per stabilire la turnazione e, soprattutto, per garantire l’igienizzazione di tutti i locali a più riprese durante il giorno.

La questione “igiene” ha visto, chiaramente, coinvolti in prima persona anche i più piccoli (suddivisi in gruppi di 5 per educatore nella fascia 0-6 anni, mentre per i bambini delle elementari il rapporto diventa 1:7). «Ma si è sempre svolto tutto sempre tranquillamente e in maniera serena, prevedendo pure momenti di gioco per contestualizzare la prassi dell’igiene delle mani e della rilevazione della temperatura», precisa Cannizzaro.

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