
Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 25 Maggio 2018
«Quale futuro per la città», gli architetti scrivono ai candidati
Non ci hanno pensato troppo dall’Ordine e così, a un paio di settimane dall’appuntamento con le urne per il rinnovo del consiglio comunale, hanno deciso di rivolgersi direttamente ai quattro protagonisti per capire il domani di Sondrio.
Una lettera aperta rivolta a Fiorello Provera, Marco Scaramellini, Marco Ponteri e Nicola Giugni nella quale i professionisti della provincia puntano l’attenzione su quelle «problematiche emerse da riflessioni e dall’attività che l’Ordine da diversi anni intraprende» con l’obiettivo di ottenere indicazioni sulla visione futura che ciascun candidato ha per la città, il suo territorio e nel rapporto con la professione d’architetto.
Tre i punti in evidenza: lo sviluppo cittadino nell’ottica turistica, quello urbanistico in relazione ai luoghi da riqualificare - a partire dall’ex Fossati - e la possibilità per gli architetti, anche i più giovani, di incidere sul disegno della città attraverso i concorsi di progettazione («prassi applicabile?»).
Partendo dal presupposto che «anche per la città di Sondrio è previsto nei prossimi anni un calo demografico e una conseguente diminuzione dell’attività lavorativa ed economica, con effetti incerti sul futuro della nostra città ed in contrasto con possibili sviluppi e riqualificazione di ambiti urbani», l’Ordine individua nel settore del turismo enogastronomico, sportivo e naturalistico un possibile stimolo alle attività economiche. «Il rapporto con il sentiero Valtellina, il fiume e la città - dicono - potrebbe essere elemento di potenzialità e di ricerca di un nuovo equilibrio in una visione territoriale non solo urbana. Ma come attrarre investimenti privati e quali misure d’intervento pubblico si potrebbero mettere in campo? Quali le scelte e visioni di piano? Il rapporto della città con il fiume Mallero? Potrebbe forse essere elemento di ricucitura in una nuova visione del fiume e del rapporto della città con l’acqua a beneficio del centro storico al fine di rivitalizzarlo anche da un punto di vista economico? Chiediamo al futuro sindaco se e quali misure intenda adottare ».
E poi, ancora, l’Ordine chiede di conoscere quali misure ciascun candidato intenda mettere in atto da sindaco per l’individuazione, il recupero, la valorizzazione, conservazione e tutela del patrimonio storico architettonico, compreso quello moderno, nell’ambito di un futuro piano di sviluppo della città e la disponibilità alla creazione di un tavolo di confronto che vada oltre i confini comunali.
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