
Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 27 Giugno 2017
Ritardi e guasti, «così si mina il futuro del treno»
Servono «garanzie di puntualità ed efficienza per l’uso quotidiano da parte dei pendolari, ma anche per quello dei turisti che in questi giorni affollano non soltanto la Valle ma anche le rive del lago di Como».
A chiederle in questi giorni di continui disagi sui treni, all’indomani della nottata di follia sui binari - due ore e mezzo fermi, bloccati sul treno, all’altezza della stazione di Lierna, a causa di un albero caduto sulla linea Milano-Tirano senza nessun servizio sostitutivo -, è Alcide Molteni che nella sua veste istituzionale di sindaco del capoluogo di una provincia montana ha raccolto le sollecitazioni arrivate alla politica dai sindacati e ha scritto a Trenord, ad Rfi, ma anche alla Regione Lombardia.
«Le numerosissime segnalazioni pressoché quotidiane testimoniano che stiamo vivendo un momento molto negativo che stride con tutta una serie di enunciazioni di iniziative speciali come il treno per le bici o quello della neve. Che ben vengano, ma non quando la mobilità quotidiana è un disastro».
Un disastro a breve e a lunga scadenza. Molteni ne fa, infatti, una questione culturale. «Aver sperimentato che è possibile collegare il capoluogo alla pianura e che Milano può arrivare alle sue montagne in due ore ha convinto parte della popolazione ad usare la ferrovia - spiega il sindaco -. Scelte però che l’insicurezza sui tempi di percorrenza e sull’efficienza del servizio rischiano di mettere seriamente a repentaglio. I disagi giornalieri minano anche il futuro della ferrovia». Di quella mobilità alternativa alle quattro ruote che Molteni reputa fondamentale non soltanto per la credibilità di un modello di turismo e territorio speciale attento all’ambiente e ai suoi valori, ma anche per la salute.
E insieme a Molteni interviene anche il presidente della Provincia Luca Della Bitta secondo il quale, a fronte di un servizio inaccettabile, l’unica soluzione è l’acquisto di treni nuovi.
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