Sondrio: hotel Posta chiuso? All’orizzonte una nuova gestione

Luci spente nella struttura costruita nel 1862. In corso incontri e confronti per consentire all’albergo di tornare ad accogliere al più presto i clienti

Sondrio

Il sito internet è inarrivabile, “under maintenance” (in manutenzione) si legge provando ad accedervi, e ogni possibilità di prenotazione delle camere è scomparsa dal radar di Booking così come degli altri operatori online.

Il Grand Hotel della Posta, il prestigioso storico albergo che dal 1862 chiude il lato sud est di piazza Garibaldi, il salotto buono sondriese, è sempre lì, c’è si vede, ma è come se, turisticamente parlando, si fosse trasformato in un fantasma. Il portone d’ingresso sbarrato e il laconico cartello sulle porte dell’annesso Felix - “Bar chiuso” - che da martedì mattina hanno attirato attenzione e curiosità non sono che l’indizio più evidente, che qualcosa non va. Sul portale dei fallimenti del tribunale di Sondrio è stata pubblicata l’istanza di liquidazione giudiziale della società “Al Posta srl” avanzata dai creditori. Pare che anche il Comune di Sondrio vanti crediti per le tasse di soggiorno non versate. Una cifra che si aggirerebbe intorno ai 200mila euro.

Da palazzo pretorio però intanto sull’intera vicenda preferiscono non parlare. L’unico dato di fatto è che l’albergo è chiuso. Le prenotazioni attive in questi giorni – e ce n’erano anche molte legate all’arrivo del Giro d’Italia in Valtellina - sono state dirottate su altre strutture tra Sondrio e l’Alta valle e il centralino suona a vuoto. Le luci accese all’interno della struttura che si intravvedono dall’unica finestra rimasta aperta al piano strada suggeriscono però attività e movimenti, che qualcosa di nuovo è già nell’aria. Fonti ben informate dicono esserci in corso incontri e confronti per consentire all’albergo di tornare ad accogliere al più presto i clienti. Addirittura già dal prossimo fine settimana. Insomma un passaggio di consegne dalla vecchia gestione fallimentare a una nuova, decisamente più solida, in tempi record, favorito anche dalla collaborazione di Crédit Agricole, l’attuale proprietario dell’edificio che, seguendo la linea dell’attenzione al territorio e ai clienti, ha lavorato con il curatore fallimentare per trovare una soluzione ottimale e rapida.

L’intento è di garantire la continuità del servizio alla clientela, ma anche quella occupazionale e dunque confermare il posto per tutti i lavoratori coinvolti in un passaggio quanto più indolore possibile. La nuova gestione, dopo la parentesi dei fratelli Cavandoli in città dal 2021, dovrebbe tornare a parlare valtellinese. Conferme dal diretto interessato non ce ne sono, ma tutto lascia presumere che sarà il gruppo Saint Jane Hotels & Suites con sede a Tirano ad occuparsi dello storico albergo cittadino. Recentemente Andrea Sangiani, l’amministratore delegato del Gruppo che conta 18 alberghi, tra cui anche l’hotel Vittoria sempre nel capoluogo, più un Luxury beach club, presentando il piano di sviluppo aveva parlato di dodici nuove aperture da qui al 2030, con anche qualche progetto per la provincia di Sondrio. E il pensiero, sapendo delle difficoltà finanziare dei gestori del Posta (per riparare il vetro rotto da mesi del gazebo davanti al bar Felix era dovuto infine intervenire direttamente il Crédit agricole) era corso proprio all’hotel di piazza Garibaldi. «Non escludiamo nulla, ma non voglio aggiungere altro intanto perché manca ancora la parte relativa alla fattibilità economica - aveva detto Sangiani -. Quello che posso dire rispetto alla nostra esperienza è che per operare bene in Valtellina bisogna fare esperienze all’esterno». Insieme alla gestione del Grand hotel della Posta potrebbe esserci qualcosa in più se è vero come pare che siano in corso con il Crédit agricole anche le trattative per la vendita dell’immobile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA